Delitto di Garlasco, parla il supertestimone che ha dato il via alla nuova indagine: “Ecco la mia verità”

  • Postato il 20 maggio 2025
  • Di Panorama
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Un uomo rompe il silenzio dopo 18 anni e racconta ciò che avrebbe visto il giorno in cui Chiara Poggi è stata uccisa. È lui il supertestimone che ha riacceso i riflettori sul delitto di Garlasco e che sarà protagonista, questa sera – martedì 20 maggio – su Italia 1, del nuovo servizio de Le Iene firmato da Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese. Per la prima volta, la sua testimonianza integrale verrà trasmessa in TV, insieme a documenti finora inediti, come le dichiarazioni mai ascoltate prima della madre di Andrea Sempio, il nuovo indagato nel caso.

Da nove anni, Le Iene non hanno mai smesso di indagare su questo caso, sollevando più volte dubbi sulla condanna di Alberto Stasi, fidanzato di Chiara all’epoca dei fatti, e oggi condannato in via definitiva per l’omicidio. Ora, però, grazie a questa testimonianza, la Procura ha riaperto le indagini, arrivando a nuove perquisizioni e al ritrovamento di possibili elementi chiave.

Il supertestimone, rimasto nell’ombra per quasi due decenni, ha rivelato alle Iene di aver taciuto per paura: “Mi è stato ordinato di non dire niente”, ha detto, aggiungendo di non aver parlato prima “per la mia tutela”. Ma oggi ha deciso di raccontare tutto: “Dopo 18 anni a dover parlare di questa cosa mi sono sentito meglio, a livello emotivo e personale. Lo faccio solo per quella ragazza (Chiara Poggi, ndr), degli altri non me ne frega niente.”

Sulla base delle sue indicazioni, le forze dell’ordine hanno concentrato l’attenzione su Tromello, un comune della Lomellina, in provincia di Pavia, dove in un canale sono stati rinvenuti tre oggetti potenzialmente compatibili con l’arma del delitto: un attizzatoio, una mazzetta da muratore e la testa di un’ascia. Reperti ora al vaglio degli inquirenti.

La testimonianza, consegnata in forma riservata agli investigatori, ha portato a una nuova fase delle indagini e ad una possibile svolta. Nelle ultime battute dell’intervista andata in onda in anteprima, il supertestimone aggiunge: “La cosa che mi dispiace di più è che io dopo un mese [dall’omicidio] avevo queste cose da dire e non c’è stata volontà di ascoltare.” Un possibile colpo di scena che potrebbe cambiare tutto.

A tornare alla ribalta sono anche gli ormai noti messaggi vocali inviati da Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi, ad un amico: “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”. Parole che hanno fatto il giro della stampa, ma che oggi vengono rimesse nel giusto contesto proprio dal destinatario di quei messaggi, Francesco Chiesa Soprani, ex manager dello spettacolo.

In un’intervista a La Repubblica, chiarisce: “Non è come è stato raccontato. Chi lo ha riportato deve avere letto il titolino indicativo che avevo dato io, nella fotografia-memo, a una vocale: “Incastrare Stasi”. Ed è venuta fuori sta cosa”, ha spiegato.

Il giorno in cui venne resa pubblica la notizia del prelievo del DNA di Sempio, scrisse a Paola: “Che cosa sta succedendo?”. Da lì, partì una raffica di messaggi vocali: “Alcuni molto interessanti. Li ordino in una cartellina, come memo faccio una fotografia, ogni tema un titolo…”, racconta Chiesa Soprani. Quella frase – “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi” – era, secondo lui, solo un appunto personale, un’etichetta per orientarsi nei contenuti, non parole sue. E precisa che quella foto è stata condivisa con un autore Mediaset, ma da lì in poi è finita altrove, generando interpretazioni errate.

Nel frattempo, la Procura accelera. Proprio oggi sono stati convocati contemporaneamente Alberto Stasi, Andrea Sempio e Marco Poggi, fratello di Chiara. Gli investigatori, che negli ultimi giorni hanno condotto nuove perquisizioni e ispezioni nei canali della Lomellina, attendono ora i risultati dell’incidente probatorio, che potrebbe stabilire un match genetico decisivo.

Per la Procura si fa sempre più strada l’ipotesi di un delitto a più mani. Il cerchio si stringe su una nuova rosa di nomi. E la verità, dopo anni di silenzi e condanne discusse, potrebbe essere a un passo dalla luce.

Autore
Panorama

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