Delitto del trapano, Fortunato Verduci in tribunale per il prelievo del Dna

  • Postato il 2 dicembre 2024
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fortunato verduci

Genova. E’ arrivato in tribunale accompagnato dai suoi nuovi avvocati Emanuele Canepa e Andrea Volpe Fortunato Verduci. Il carrozziere, 65 anni, accusato di essere l’assassino di Luigia Borrelli, la prostituta uccisa in un basso dei vicoli di Genova, e trovata con un trapano conficcato nel collo a settembre 1995.

Verduci, per evitare l’accompagnamento coatto chiesto dalla pm Patrizia Petruzziello, aveva fatto sapere che per la prima volta si sarebbe presentato spontaneamente davanti al giudice Alberto Lippini che questa mattina ha dato l’incarico al medico legale Selene Cisana ad effettuare il prelievo del Dna tramite tampone per poi comparare il codice genetico del carrozziere con quello trovato sul luogo del delitto o meglio con tutti i reperti estratti nel corso delle varie indagini. I risultati della comparazione ufficiale arriveranno entro il 2 febbraio. L’udienza per la discussione è stata fissata per la settimana successiva, il 10 febbraio. Subito dopo  la Procura potrà chiudere le indagini.

Il carrozziere era stato individuato grazie alle tracce biologiche estratte da una macchia di sangue trovata sulla scena del crimine. Quelle tracce erano risultate simili a quelle di un parente detenuto in carcere. A quel punto i poliziotti della squadra mobile avevano per due volte prelevato di nascosto il Dna al carrozziere, tramite una cicca di sigaretta (la marca, Diana blu) è fra l’altro la stessa trovata quasi trent’anni fa nel basso di vico Indoratori) e una tazzina di caffé. E il risultato della comparazione aveva dato una un risultato scientificamente certo.

Secondo l’accusa Verduci, ludopatico e pieno di debiti, uccise Luigia Borrelli per rapinarla dopo averla picchiata brutalmente.

Entrando in aula il carrozziere non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Oltre all’imputato, ai suoi legali e ai consulenti tecnici, era presente all’incidente probatorio anche l’avvocata Rachele De Stefanis, che assiste la figlia di Luigia Borrelli. “La mia cliente è in un momento di grande attesa. Attendiamo questa fase per vedere se si potrà arrivare a un processo”. Anche la parte civile ha nominato un proprio consulente: “Si tratta della dottoressa Marina Baldi di Roma con cui lavoro da molto tempo e confidiamo possa dare un supporto sia dal punto di vista tecnico di analisi sia per circostanziare queste tracce nella scena del delitto”.

Autore
Genova24

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