Dele Alli sarà un nuovo giocatore del Como. Fabregas: “Speriamo che l’ex Tottenham possa tornare quello di una volta”
- Postato il 18 gennaio 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Lo vedo nel ruolo di Nico Paz, che è un giocatore per noi importantissimo. Siamo qua per aiutarlo, speriamo che possa tornare quello di una volta”. L’allenatore del Como Cesc Fabregas tende la mano a Dele Alli. Secondo l’esperto di calciomercato Fabrizio Romano, l’inglese ex Tottenham firmerà domani 19 gennaio il proprio contratto che lo legherà al club del presidente Mirwan Suwarso fino a giugno 2026 con opzione di prolungamento fino al 2027 a patto che raggiunga un determinato numero di presenze.
Dallo scorso 26 dicembre il classe 1996 si stava allenando con gli uomini di Fabregas per ritrovare la migliore condizione fisica: “Sta lavorando con noi, non gioca una partita da tanto tempo. È tornato a respirare l’aria di una squadra. A Marbella ha lavorato un po’ con il gruppo, è stata una richiesta della società quella di portarlo con noi”, ha detto lo spagnolo in conferenza stampa alla viglia del match con l’Udinese. Il tecnico dei lariani è quindi chiamato a una delicatissima missione: recuperare un calciatore che di fatto è fermo da un paio di anni. È però un’occasione da non sottovalutare anche per lo stesso trequartista, che nel suo prime è stato uno dei più grandi talenti degli ultimi anni in Premier League. In molti si aspettavano potesse avere una carriera ricca di successi, con un ruolo chiave anche nella Nazionale inglese, ma pian piano Dele Alli ha disatteso le enormi aspettative sul suo conto. Le esperienze all’Everton prima e al Besiktas poi si sono rivelate un completo disastro, colpa di numerosi infortuni e atteggiamenti poco professionali. Ma dietro a tutto questo c’è un passato pieno di dolore con cui l’inglese deve convivere da sempre.
Nell’estate 2023 in un’intervista rilasciata a Gary Neville, ex terzino del Manchester United, il centrocampista aveva parlato apertamente della sua lotta contro la depressione: “Dopo la Turchia, ho deciso di entrare in una struttura di riabilitazione dove si occupano di dipendenza e traumi. Ero dipendente dai sonniferi e dall’alcol. Ho abusato di queste sostanze al punto di non poterne fare a meno. Lo facevo per intorpidire i sentimenti. – aveva dichiarato il calciatore prima di svelare la causa scatenante della sua sofferenza – Ho avuto un’infanzia orribile. A 6 anni sono stato molestato. Sono stato mandato in Africa per imparare la disciplina. Poi sono stato rimandato indietro. A 7 ho iniziato a fumare. A 8 anni ho iniziato a spacciare droga. Una persona anziana mi ha detto che non avrebbero fermato un bambino in bicicletta, quindi andavo in giro col mio pallone e sotto tenevo la droga. A 11 sono stato fatto penzolare da un ponte da un tizio della casa accanto. Poi a 12 anni sono stato adottato”. Grande talento, ma anche enormi problematiche personali che ne hanno segnato in maniere inevitabile la carriera. A Fabregas il compito di aiutarlo, a Dele Alli l’occasione di rinascere.
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