De Leo: quoziente familiare per le detrazioni

  • Postato il 17 ottobre 2024
  • Di Libero Quotidiano
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De Leo: quoziente familiare per le detrazioni

Ammontano a circa 1,7 miliardi di euro, stando ai dati contenuti nel documento programmatico di bilancio, le misure in manovra dedicate alle politiche sulla famiglia. Il documento offre una direzione generale delle iniziative assunte dal governo: «La manovra -si legge- rafforza le iniziative in favore delle famiglie e della genitorialità, anche con misure volte a supportare gli istituti per la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari». In questo scenario si innesta il criterio di determinazione delle detrazioni, «un nuovo sistema di calcolo che favorisca le famiglie numerose, chiamiamolo quoziente», ha detto ieri in conferenza stampa il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

Ciò significa che in presenza di un maggior numero di componenti della famiglia, ci sono più spazi per le detrazioni. Andando alle misure, quella su cui si è molto incentrato il confronto del day after è la «Carta per i nuovi nati», che beneficia le coppie, entro il limite Isee di 40mila euro, di mille euro per ogni nuovo nato. Si tratta di un beneficio per consentire ai papà e alle mamme di avere un supporto per affrontare le prime spese che l'arrivo di un figlio comporta. Viene anche rifinanziata, con un un plafond di 500 milioni, la card “Dedicata a te” per aiutare i nuclei più bisognosi nell'acquisto di beni di prima necessità. Intervento anche sui congedi parentali che, come ha affermato il ministro della Famiglia Eugenia Roccella sono stati «ulteriormente potenziati, confermando gli aumenti degli scorsi anni e portando a tre mesi l'indennità all'80% della retribuzione».


Inoltre, c'è un potenziamento del bonus per gli asili nido che, ha spiegato ancora il ministro Roccella, «già avevamo reso sostanzialmente gratuito dal secondo figlio in poi». Per l'accesso a questa misura, sarà escluso l'importo dell'assegno unico dal calcolo dell'Isee. C'è poi una misura destinata che completa la platea delle mamme lavoratrici. «Un intervento coraggioso», dice la vicesegretaria nazionale di Forza Italia Deborah Bergamini. Si tratta del cosiddetto “bonus mamme” che hanno due figli. Lo strumento prevedeva l'esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3mila euro annui, che viene poi riparametrato su base mensile, dalla nascita del secondo figlio fino al compimento del diciottesimo anno. Prima era previsto soltanto per le dipendenti, ora l'estensione comprende anche le Partite Iva. Si tratta, quindi, di un'iniziativa che realizza il principio di equità. Viene poi rifinanziato il fondo di garanzia per l'acquisto della prima casa e quello per le non autosufficienze. Si collega alle politiche familiari anche l'intervento sui fringe benefit, il cui tetto per i dipendenti viene innalzato a mille euro, che diventano 2mila per chi ha figli.

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Libero Quotidiano

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