Dazi, a 20 giorni dall’intesa Trump-von der Leyen non c’è ancora il testo. Ue: “Ricevuta nuova bozza, ci siamo quasi”

A quasi tre settimane dall’annuncio di un’intesa tra il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per disinnescare la guerra commerciale tra Usa e Ue, il testo dell’accordo non è ancora pronto nella sua versione definitiva e condivisa da entrambe le parti. Un vuoto sorprendente, se si pensa che proprio sulla base di quell’intesa – per cui von der Leyen è stata aspramente criticata da diverse capitali Ue – dal 7 agosto le dogane statunitensi applicano tariffe del 15% sui prodotti in arrivo dal Vecchio Continente

Solo oggi, ha fatto sapere il portavoce Olof Gill, Bruxelles ha ricevuto da Washington una bozza con “i loro suggerimenti per avvicinarci alla finalizzazione del documento”. Ora “ci impegneremo sia a livello tecnico che politico con le nostre controparti americane e continueremo a lavorare. Siamo pienamente concentrati e impegnati a finalizzare la dichiarazione congiunta e a renderla pronta il prima possibile. Risponderemo ai suggerimenti, li aggiorneremo e li rimescoleremo finché non arriveremo a un testo definitivo”.

“So che è noioso per tutti voi ripetere che siamo vicini, ma questa è l’analisi fattuale della questione”, ha aggiunto Gill in comprensibile imbarazzo. Lo stesso portavoce il 7 agosto era stato costretto ad ammettere che Bruxelles non si aspettava l’entrata in vigore dei nuovi dazi per quella mattina: “Abbiamo esaminato l’ordine esecutivo emesso il 1° agosto”, aveva spiegato. “Diceva che i dazi sarebbero entrati in vigore “tra sette giorni”. La nostra interpretazione è che entrerà in vigore a mezzanotte e un minuto dell’8 agosto”. Peccato che il documento firmato da Donald Trump riportasse la data del 31 luglio. Le tariffe sono scattate esattamente sette giorni dopo, il 7 agosto.

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