Davis, Panatta esalta Berrettini, Cobolli e l'Italia e sfotte Munar: "Come si chiama quello della Spagna..."

  • Postato il 24 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 2 Visualizzazioni

Non sarà bella e affascinante come negli anni passati, quando si giocava ogni confronto su tre giorni, in casa o in trasferta e al meglio delle tre partite su cinque, ma anche la Davis “moderna” e con format ultracompresso è in grado di regalare grandi soddisfazioni. Soprattutto quando è l’Italia a conquistare l’Insalatiera, come nelle ultime tre edizioni. Il trionfo di Bologna, in particolare, ha riempito di gioia e di orgoglio anche uno degli “eroi” della prima Davis della storia azzurra, quella vinta contro tutto e tutti a Santiago del Cile nel 1976: Adriano Panatta. Che pure è sempre stato molto caustico nei confronti della nuova formula del torneo.

Panatta commosso dagli Azzurri: “Bravi senza Sinner e Musetti”

Durante l’ultima puntata de La Domenica Sportiva, l’ex giocatore e capitano dell’Italia di Davis s’è lasciato andare a un lungo e appassionato elogio di tutta la Nazionale italiana, capace di mettere le mani sul trofeo – e anche di farlo cadere, come grottescamente è accaduto a Bolelli nel corso della premiazione – nonostante due assenze pesantissime, quelle dei due giocatori italiani nella top ten ATP: “Questa vittoria è stata straordinaria per questi ragazzi, gli voglio fare davvero tanti complimenti perché hanno alzato questo trofeo senza Sinner e Musetti, ovvero i nostri due tennisti più forti”.

Davis, l’elogio del trionfo dell’Italia alle Finals di Bologna

Una vittoria che porta il nome di capitan Volandri con le sue scelte, di Sonego sempre al fianco dei compagni, dei due doppisti Bolelli e Vavassori costantemente sul punto di scendere in campo per poi essere fermati dai successi dei singolaristi. Ma soprattutto di Berrettini e Cobolli, i due compagni e amici che sono stati in grado di vincere tutte le loro partite: “Tutti e due hanno dimostrato di far parte di un gruppo vero e i loro successi hanno confermato una cosa che sapevamo già, vale a dire che l’Italia ha una squadra che non ha nulla da invidiare a nessun’altra“, le parole di Panatta. In questo momento siamo semplicemente i migliori”.

Panatta, lo sfottò a Munar: “Neanche mi ricordo il nome”

Berrettni vero leader di questo gruppo: “Ha fatto due match perfetti contro Austria e Spagna”. Cobolli, invece, la splendida rivelazione: “Flavio ha giocato in modo passionale. L’incontro tra il nostro giocatore e quello della Spagna, che neanche mi ricordo come si chiama (il clamoroso sfottò: per la cronaca, si tratta di Munar, ndr), in tempi normali non sarebbe andato in scena su nessun campo centrale di nessun torneo. Eppure nella finale di Davis ha avuto gli occhi di tutta l’Italia addosso. Questo è un segnale chiaro – la conclusione della riflessione di Panatta – di dove siamo arrivati”.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti