David Lynch e l’enfisema polmonare: “Ho bisogno dell’ossigeno per camminare in casa”
- Postato il 19 novembre 2024
- Cinema
- Di Blitz
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Il regista e sceneggiatore David Lynch torna a parlare delle sue condizioni di salute, legate alla diagnosi di enfisema polmonare del 2020. Ha rivelato di aver bisogno di ossigeno supplementare anche solo per fare pochi passi dentro casa.
David Lynch e l’enfisema polmonare
Nel 2020, a David Lynch, regista tra i più influenti e originali della storia del cinema, è stato diagnosticato l’enfisema polmonare, una condizione debilitante che lo ha costretto a uno stile di vita totalmente diverso.
A distanza di quattro anni, il regista torna sull’argomento, rivelando in un’intervista a People di aver bisogno di ossigeno supplementare anche solo per fare pochi passi in casa: “Riesco a malapena a camminare in una stanza. È come se camminassi con un sacchetto di plastica intorno alla testa”, ha affermato Lynch.
Lynch e la passione per il fumo
Il regista di Velluto blu e Mulholland Drive è noto anche per la sua passione nei confronti del fumo: “Fumo da quando avevo 8 anni. Una parte importante della mia vita è stata il fumo. Amavo l’odore del tabacco e il suo sapore. Amavo accendere sigarette. Faceva parte del mio essere regista. Ma ciò che semini è ciò che raccogli”, ha rivelato Lynch nell’intervista,
Il regista ha poi affermato di aver smesso con le sigarette due anni dopo la diagnosi: “Ho visto la scritta sul muro, e diceva: ‘Morirai tra una settimana se non smetti’. Non riuscivo quasi a muovermi senza boccheggiare. Smettere era la mia unica scelta”.
Il regista, purtroppo, manca dalle sale da troppo tempo. Il suo ultimo film, Inland Empire – L’impero della mente, è datato 2006. Negli anni successivi, Lynch ha riversato la sua sconfinata creatività in altre attività artistiche, come la musica, l’intaglio e la lavorazione del legno e la pittura, arrivando anche ad allestire diverse mostre. Nonostante le complesse condizioni di salute, Lynch ha affermato di non volersi ritirare dal cinema, sperando invece di poter tornare a dirigere un film, probabilmente da remoto.
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