Daniel Ricciardo: l'addio in lacrime commuove la F1 ma quel giro veloce fa infuriare la McLaren, il retroscena

  • Postato il 23 settembre 2024
  • Di Virgilio.it
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La voce rotta dal pianto che si ferma a prendere respiro. L’immagine consegnata da Daniel Ricciardo alla fine del Gran Premio di Singapore ha fatto il giro del mondo. “The last dance” hanno scritto in molti per il pilota australiano che, manca solo l’ufficialità, a partire dal prossimo Gp di Usa ad Austin lascerà il sedile della Racing Bulls a Liam Lawson. Eppure l’ultima gara di Daniel ha uno strascico polemico. Riguarda il pit stop a fine gara con successivo giro veloce che ha fatto inalberare e non poco la McLaren che ci ha rimesso un punto nella corsa mondiale.

Gp Singapore “the last dance” per Daniel Ricciardo

La notizia era nell’aria. Anche se manca ancora la conferma ufficiale. Eppure già dall’arrivo a Marina Bay Daniel Ricciardo ma non solo sapeva che quella di Singapore sarebbe stata la sua ultima gara in F1. La Racing Bulls e di conseguenza, a monte, la Red Bull, hanno deciso di esercitare l’opzione su Liam Lawson, pilota del vivaio che già si era messo in evidenza lo scorso anno proprio nell’allora Alpha Tauri sostituendo per qualche gara guarda caso Ricciardo dopo l’infortunio al braccio dell’australiano in Olanda.

Troppo pochi 13 punti alla causa RB da parte di Ricciardo che ha perso smalto col passare degli anni e ha perso soprattutto il confronto col compagno di scuderia Tsunoda che di punti ne ha fatti quasi il doppio battendolo spesso in qualifica e in gara. Anche ieri a Marina Bay. Insomma Ricciardo è passato in pochi mesi dal poter insidiare il sedile di Perez in Red Bull a perdere il suo in Racing Bulls uscendo per la seconda volta dalla F1, forse stavolta definitivamente.

Daniel Ricciardo driver of the day e lui si commuove

Occhi lucidi e lacrime. Votato “driver of the day” dai fan della Formula 1 Daniel Ricciardo non ha trattenuto la commozione nelle interviste post gara per quella che è stata la sua ultima gara in F1. Daniel non è più quello che vinceva in Red Bull ma resta un pilota che ha dato tanto alla F1 anche in termini di simpatia. Le sue parole a Sky Sport F1 sono emblematiche:

Non sono affatto certo di rivedervi dopo oggi. Vorrei dire diversamente, ma c’è una buona possibilità che non ci sia, ma va bene così. Non voglio dire che sia una notizia triste, perchè se mi guardo indietro sono molto grato non solo di aver sfondato in questo sport, ma anche di essere rimasto qui per così tanto tempo”.

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Ricciardo, il giro veloce della discordia: scoppia il caso, cosa è successo

Ma intorno all’ultima gara di Ricciardo aleggia l’ombra della polemica. Negli ultimi giri del GP di Singapore, Daniel, oramai fuori gara nelle retrovie, viene richiamato ai box dalla VisaCash App Racing Bulls. Gli vengono montate le gomme soft e rimandato in pista. L’australiano con gomme morbide nuove fa il miglior tempo del GP.

Una “prodezza inutile” considerando che solo chi finisce la gara in top ten può prendere il punto addizionale. Ma non così “inutile” se si considera che Ricciardo, pilota Racing Bulls e quindi Red Bull, quel punticino lo ha strappato a Lando Norris favorendo così Verstappen nella lotta per il titolo. Tanto che a fine gara l’ingegnere di pista di Max, Lambiase gli comunica quello che ha fatto l’amico ed ex compagno Ricciardo e l’olandese via radio lo ringrazia pubblicamente.

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McLaren, Zack Brown furioso con Ricciardo, Norris fa spallucce

E se i “cugini” della Red Bull hanno ringraziato, e forse in qualche modo, “spinto” il pit e il giro veloce di Ricciardo chi non ha gradito è sicuramente la McLaren che si è vista portare via un punto nella rincorsa al mondiale piloti di Norris su Verstappen e nell’allungo del team di Woking nel mondiale costruttori.

Un pericoloso precedente per l’amministratore delegato McLaren Zak Brown che nelle parole riportate dal sito FormulaPassion.it denuncia l’alleanza pericolosa tra Red Bull e Racing Bulls che fanno capo alla stessa proprietà: “Porrò delle domande in merito, le squadre devono operare in modo indipendente a livello sportivo. In questo caso c’è stata una squadra di Serie A e una di Serie B, ed è un esempio del motivo per cui fossi preoccupato per la situazione della comproprietà“.

Più “filosofica” invece la risposta di Lando Norris: “Non ci posso fare niente, la F1 è così, la regola è così. Io ho provato a fare il giro veloce e ci ero anche riuscito ma non posso ovviamente competere con chi si ferma alla fine e mette le gomme morbide. E’ successo altre volte in passato, ognuno è libero di decidere quando fermarsi e quando fare il giro veloce, buon per loro e per Ricciardo”.

Già forse il problema è proprio la regola che consente solo ai primi 10 di potersi prendere il punto addizionale in caso di giro veloce ma dà la possibilità a chiunque, fuori dalla top ten, di potersi fregiare del giro veloce ma senza punto di fatto strappandolo a chi ne avrebbe diritto. Una delle tante zone grigie di questa F1.

Autore
Virgilio.it

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