Dalle foreste di Vancouver al grande schermo: i luoghi di Final Destination: Bloodlines
- Postato il 15 maggio 2025
- Luoghi Da Film
- Di SiViaggia.it
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Il franchise di Final Destination torna con Final Destination: Bloodlines, il sesto capitolo della serie horror soprannaturale diretto da Zach Lipovsky e Adam Stein. L’uscita del film in Italia è prevista per il 15 maggio 2025, distribuito dalla Warner Bros. Pictures e continua la tradizione di una sfida estenuante e sanguinosa con la morte che va avanti fin dal primo film del 2000. Rientrando in gran parte nella sfera del paranormale, Final Destination: Bloodlines ha richiesto una buona quantità di effetti speciali, ma per le riprese non sono mancate comunque alcune location reali che hanno permesso di rendere più autentica e coinvolgente l’inquietante storia dei nuovi protagonisti.
Di cosa parla Final Destination: Bloodlines
La diciottenne Stefani ha incubi orribili su un incidente avvenuto negli anni ’60. Non riesce a dormire mentre è al college e un giorno scopre che il suo sogno è in realtà una premonizione accaduta a sua nonna Esther, che aveva sventato la Morte decenni prima. Stefanie scopre che la Morte ha inseguito i sopravvissuti di quella potenziale catastrofe di tanto tempo fa, uccidendo loro e le rispettive famiglie. Stefani e la sua famiglia si rendono conto che la loro stirpe non è al sicuro vista l’azione della nonna. Qualcuno deve trovare il modo di fermare la terribile mietitrice prima che sia troppo tardi.

Dove è stato girato
Come i precedenti film del franchise, Final Destination: Bloodlines è stato girato principalmente a Vancouver, nella Columbia Britannica, Canada. Vancouver è un noto centro cinematografico per film horror e thriller grazie ai suoi versatili paesaggi urbani e naturali. Le riprese si sono svolte in questa città del Nord che ha ospitato numerose importanti produzioni hollywoodiane. Il mix di architettura moderna e ambientazioni inquietanti e suggestive la rende una location ideale per Final Destination: Bloodlines.
Il centro di Vancouver, i quartieri periferici e le foreste circostanti sono stati utilizzati per scene chiave del film. I boschi di Vancouver rappresentano uno degli aspetti più suggestivi e affascinanti della regione della British Columbia, attirando escursionisti, amanti della natura, registi cinematografici e viaggiatori in cerca di atmosfere mistiche e incontaminate. A meno di mezz’ora dal centro città, ci si può immergere in paesaggi verdi e avvolgenti, dove abeti di Douglas, cedri rossi occidentali e pini silvestri svettano per decine di metri, spesso ricoperti da muschi e licheni. Tra le aree boschive più iconiche troviamo: Pacific Spirit Regional Park, Lynn Canyon Park e il Capilano River Regional Park.
Nonostante i ritardi causati dallo sciopero generale, la produzione è stata completata con successo nella primavera del 2024. Christian Sebaldt è stato il direttore della fotografia del film, catturando le immagini inquietanti essenziali del franchise di Final Destination. In particolare la sequenza iniziale dell’incidente sul ristorante panoramico è ricreata digitalmente per una buona parte, tuttavia il ristorante lussuoso si trova idealmente a centinaia di metri sopra l’H.R. MacMillan Space Centre di Vancouver che esiste veramente. Un ulteriore richiamo all’interno del locale è il logo del ristorante, che si ispira alla scultura in acciaio inossidabile “The Crab” di George A. Norris, alta 6 metri, che si trova nello specchio d’acqua esterno dell’edificio di Kits Point dal 1968 e rappresenta un granchio gigante, simbolo di protezione secondo la leggenda Haida.

“È una grande tradizione del franchise quella di mettere in risalto Vancouver. Il Lions Gate Bridge crolla in Final Destination 5 e i camion per il trasporto di tronchi sono famosi da Final Destination 2 in poi“, ha detto Stein. Il H.R. MacMillan Space Centre è un museo di astronomia e planetario situato a Vancouver, nella provincia canadese della British Columbia. Inaugurato il 28 ottobre 1968, il centro è dedicato alla divulgazione scientifica e all’educazione astronomica, offrendo una varietà di esperienze interattive per visitatori di tutte le età.
Situato al 1100 Chestnut Street, nel quartiere di Vanier Park, il H.R. MacMillan Space Centre condivide l’edificio con il Museum of Vancouver. Il complesso architettonico, progettato negli anni ’60 dall’architetto Gerald Hamilton, è noto per la sua distintiva cupola che richiama la forma di un cappello intrecciato delle Prime Nazioni della costa nord-occidentale, ma che molti associano a un disco volante.