Dal 19 novembre la nuova stretta contro lo spoofing da numeri mobili
- Postato il 12 novembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Tre mesi dopo la prima stretta approvata dall’Agcom, da mercoledì 19 novembre entrerà in vigore un nuovo blocco volto a fermare le finte chiamate nazionali da numeri mobili. Il provvedimento, già atteso dagli operatori del settore, mira a contrastare il fenomeno dello spoofing, una tecnica di telemarketing ingannevole in cui call center e truffatori utilizzano numeri falsi, apparentemente legittimi, per indurre gli utenti a rispondere. L’obiettivo è ridurre le migliaia di telefonate indesiderate che ogni anno tormentano gli italiani, tra proposte commerciali, investimenti fasulli e offerte mai richieste.
Come funziona la truffa dello spoofing
Per “spoofing” si intende una manipolazione dell’informazione che falsifica l’identità del chiamante, modificando i dati trasmessi. In pratica, il sistema genera numeri telefonici simili a quelli dei cellulari italiani, così da sembrare autentici. Chi risponde, spesso, si trova davanti una voce registrata o generata con l’intelligenza artificiale, difficilmente distinguibile da una reale, che propone acquisti, contratti o investimenti fraudolenti. Questa pratica si è diffusa rapidamente negli ultimi anni, sfruttando le lacune dei sistemi di sicurezza e la fiducia degli utenti nei numeri mobili apparentemente nazionali.
I primi risultati e la nuova estensione del blocco
Il blocco introdotto lo scorso 19 agosto aveva riguardato solo le chiamate da numeri fissi, ma ora la misura viene estesa anche ai numeri mobili. Secondo i dati pubblicati dall’Agcom l’11 settembre, i primi effetti della normativa sono stati significativi: circa 43 milioni di chiamate sono state filtrate, con una media di 1,3 milioni di telefonate al giorno. L’autorità ha definito “considerevole” il risultato, sottolineando che rappresenta circa il 5,47% del totale delle chiamate ricevute nel periodo analizzato.
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