Da Tokyo a Tokyo, il viaggio di Jacobs verso l’addio: “Non so se correrò ancora”
- Postato il 14 settembre 2025
- Sport
- Di Il Fatto Quotidiano
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Il viaggio di Lamont Marcell Jacobs è a un metro dalla fine, forse potrebbe essere già concluso. Senza neanche l’ultimo passo di danza insieme ai compagni della staffetta 4×100. Dopo un’altra competizione con il freno a mano tirato, lo sprinter azzurro medita l’addio. Anzi, sembra abbia già deciso. Un cerchio che si chiude: del resto, era iniziato tutto qui, sulla pista in tartan di Tokyo, l’1 agosto 2021, quando il velocista italiano stupì il mondo con la sua domenica perfetta. Fu capace di correre due volte sotto i 10″ nel giro di un paio d’ore, prima in semifinale – perfino rallentando negli ultimi metri – e poi ancora nella finale dei 100 metri quando fermò il tempo a 9″80, record europeo, conquistando la medaglia d’oro alle Olimpiadi, erede di Usain Bolt, facendo entrare l’Italia in un regno di gloria che era sempre stato appannaggio di caraibici e statunitensi.
Quattro anni dopo, stesso tartan e pochi acuti nel mezzo, l’uomo che aveva stupito il mondo scrivendo una delle pagine più incredibili nella storia del nostro sport non va oltre un sesto posto nella sua semifinale. Il tempo? Dieci secondi e sedici centesimi. Tantissimo, eppure il miglior risultato stagionale. Che l’oro conquistato nel 2021 fosse un risultato irripetibile era nell’ordine delle cose, ma che – a parte il titolo europeo dello scorso anno – il quadriennio non abbia mai conosciuto un momento di forma straordinaria (chiuse quinto alle Olimpiadi di Parigi) è un fatto troppo grande per essere ignorato, come dimostra il crono. Un tempo normalissimo, alto, eppure il migliore dell’ennesimo anno complicato.
E allora il velocista di Desenzano sul Garda lo dice a caldo, ma sembra una mossa già meditata e digerita: “Non so se correrò ancora”. Mette in dubbio perfino la partecipazione alla staffetta 4×100, altro momento di gloria sempre qui, a Tokyo, nel 2021. “L’anno scorso mi ero fatto promessa: se avessi avuto una stagione ancora difficile non so quanto avrei potuto continuare – ha detto a RaiSport – Devo prendermi un po’ di tempo e capire se continuare a soffrire ancora così. So che l’anno prossimo sarà un po’ più tranquillo, però non lo so”. Analizzando la sua gara, ha aggiunto: “So che i miei tempi non sono questi ma in questo momento è così che sto correndo. Staffetta? Vediamo, magari c’è chi sta meglio di me. Decideremo”. Un ultimo scatto, che pare più un sussulto di orgoglio del fu uomo più veloce del mondo.
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