Da Pietri ad Aouani passando per Bordin, tutti gli italiani che hanno fatto la storia della maratona
- Postato il 15 settembre 2025
- Sport
- Di Agi.it
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Da Pietri ad Aouani passando per Bordin, tutti gli italiani che hanno fatto la storia della maratona
AGI - La maratona, la specialità dell'atletica leggera della fatica, dei sacrifici e della passione, è da sempre una miniera di storie umane e sociali. Storie come quelle di Iliass Aouani, il 25enne azzurro medaglia di bronzo ai mondiali di Tokyo 2025 (primo podio iridato da 22 anni per un azzurro) e prima di lui di tanti italiani che hanno nobilitato la corsa per eccellenza, quei 42,195 chilometri che un messaggero greco percorse tra la città di Maratona e l'Acropoli di Atene per annunciare la vittoria contro i Persiani.
Il dominio africano nella maratona
La maratona è la gara degli africani per eccellenza, i corridori degli altipiani ne hanno scritto la storia dall'etiope Abebe Bikila, oro olimpico a Roma '60 e Tokyo '64, al connazionale Haile Gebselassie, nato mezzofondista ma trionfatore a Berlino e a lungo detentore del record del mondo, fino ai giorni nostri con il keniano Eliud Kipchoge considerato il maratoneta più grande di tutti i tempi.
Le glorie italiane nella maratona olimpica
Gli azzurri, però, hanno scritto tante pagine gloriose di questa specialità. Dalla mitica Maratona greca parte la suggestiva spianata in cui si sono corse le maratone maschili dei Giochi olimpici del 1896 e del 2004, due gare in cui gli italiani, per motivi diversi, furono protagonisti. La prima perché a Carlo Airoldi, considerato il primo maratoneta italiano, venne cancellata l'iscrizione per l'accusa di professionismo dopo che da Milano era arrivato a piedi ad Atene per gareggiare nella prima Olimpiade. La seconda perché Stefano Baldini vi vinse una gara rocambolesca con arrivo allo storico Stadio Panathinaiko (Kallimarmaro).
Dorando Pietri: un mito sportivo
Un maratoneta iconico fu Dorando Pietri, il pasticcere atleta per diletto entrato nel mito sportivo ai Giochi di Londra 1908. Stremato dalla fatica, Dorando tagliò per primo il traguardo ma sorretto da due giudici: un aiuto che gli costò la squalifica e la medaglia d'oro, ma non la gloria.
Gelindo Bordin: l'oro olimpico a Seul
Come dimenticare Gelindo Bordin, oro olimpico a Seul 1988 dopo l'appassionante finale contro il keniano Douglas Wakiihuri e il gibutiano Hussein Ahmed Sala. L'atleta vicentino, che l'anno prima era stato bronzo a Roma, nel 1990 trionfò alla maratona di Boston e agli Europei di Spalato (bissando il successo di quattro anni prima a Stoccarda), davanti al connazionale Gianni Poli. Quest'ultimo nel 1986 incise il suo nome nell'albo d'oro della mitica maratona di New York che è stata vinta anche dagli italiani Orlando Pizzolato (1984 e 1985) e Giacomo Leone (1996).
Stefano Baldini: un decennio di successi
Baldini ha segnato oltre un decennio di maratone, a cavallo tra la fine del secolo scorso e quello attuale. Il maratoneta di Rubiera, allenato come Bordin da Luciano Gigliotti, ha in bacheca oltre all'oro olimpico anche due europei a distanza di otto anni, Budapest 1998 e Goeteborg 2006. Due anche i bronzi mondiali, 2001 e 2003. A Londra 2006 firmò l'allora incredibile record italiano di 2 ore 07'22 migliorato 14 anni dopo, di tre secondi, da Eyob Faniel (poi si migliorò fino a 2 ore 07'09).
Vincenzo Modica e Yohanes Chiappinelli: altri protagonisti
A Budapest nel 1998 fu bronzo iridato il siciliano Vincenzo Modica, poi argento a Siviglia nel 1999 dietro allo spagnolo Abel Anton con l'Italia che vinse l'oro a squadre. Cresciuto siepista, si è affermato come un grande maratoneta anche Yohanes Chiappinelli, l'azzurro di origine etiope detentore dal 2024 del record italiano con 2 ore 05'24.
Iliass Aouani: la nuova promessa
Iliass Aouani, 29 anni, nato in Marocco ai piedi dell'Atlante, da 27 residente in Italia e laureato negli Stati Uniti in ingegneria civile, nella graduatoria italiana è il terzo con 2 ore 06'06. Con la corsa ha cominciato nel 2011, senza aver praticato altri sport in precedenza, invogliato dalle gare studentesche. Dopo il liceo scientifico si è trasferito oltreoceano. All'inizio un anno a Beaumont in Texas, alla Lamar University con il coach Tony Houchin, ma ha voluto scegliere una squadra più competitiva e allora ha studiato altri quattro anni a Syracuse nello stato di New York (lo stesso ateneo frequentato da Joe Biden, già presidente degli Stati Uniti) per conseguire la laurea triennale in ingegneria civile e quella magistrale in ingegneria strutturale. Allenato nelle prime due stagioni da Chris Fox e quindi da Brien Bell, nel 2019 ha raggiunto la finale Ncaa sui 10.000 metri. Nel 2021 il ritorno in Italia, precisamente a Ferrara per seguire i programmi di coach Massimo Magnani, ex ct azzurro.
Il bronzo mondiale di Tokyo 2025
Nella gara del Mondiale di Tokyo non è servito migliorare il suo crono per condizioni climatiche (clima molto umido) e gara tattica. Al termine dei 42 chilometri e 195 metri, Aouani, atleta delle Fiamme Azzurre, ha concluso in 2 ore 09'53. Bandana nera sotto il cappellino bianco, l'azzurro, ad aprile campione europeo, ha fatto notare la sua presenza nel plotoncino di testa.
Le parole di Aouani dopo la vittoria
Raggiante al traguardo, Iliass ha dichiarato che questo bronzo "arriva dal nulla, dalle case popolari di Ponte Lambro": "Spero che la mia storia sia di ispirazione per tutti: quando ci credi abbastanza, i sogni si possono realizzare", ha aggiunto, "in questa medaglia c'è di tutto, momenti di delusione in cui volevo mollare, lacrime versate in macchina da solo, ma ce l'ho fatta". Parole che forti che significano sacrifici, dedizione e tanto sudore.
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