Da Barghouti a Saadat, i detenuti che Hamas vuole liberare

  • Postato il 5 ottobre 2025
  • Estero
  • Di Agi.it
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Da Barghouti a Saadat, i detenuti che Hamas vuole liberare

AGI - Per sottoscrivere l'accordo con Israele su Gaza proposto da Donald Trump e restituire gli ostaggi israeliani, Hamas ha chiesto il rilascio di 250 prigionieri detenuti in Israele. Tra i personaggi sulla lista dell'organizzazione islamista figurano personaggi di primissimo piano come Marwan Barghouti, Ahmad Saadat e Abdullah Barghouti, simboli da decenni del movimento nazionale palestinese.

Marwan Barghouti, alto dirigente di Fatah, è in carcere da oltre 23 anni e sta scontando diverse condanne all'ergastolo per aver orchestrato attacchi che hanno ucciso israeliani durante la Seconda Intifada. Oggi 65enne, rimane una delle figure palestinesi più popolari e viene spesso citato come potenziale successore del presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas. Un alto funzionario palestinese ha dichiarato ai media israeliani che Hamas insiste per il suo rilascio, definendo questa "l'ultima opportunità per liberarlo".

Secondo l'Autorità Nazionale Palestinese, Israele detiene attualmente 117 prigionieri palestinesi di età pari o superiore a 60 anni, di cui 13 condannati all'ergastolo. Tra i più importanti, oltre a Manwar Barghouti, c'e' Ahmad Saadat, segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), condannato per aver pianificato l'assassinio del Ministro del Turismo israeliano Rehavam Ze'evi nel 2001. Dopo l'assassinio di Zeevi, Saadat fuggì nel complesso di Yasser Arafat a Ramallah, dove Arafat si rifiutò di consegnarlo. Israele rispose assediando il complesso.

In seguito alla mediazione statunitense e britannica, Saadat fu trasferito in una prigione palestinese a Gerico, sorvegliata da guardie americane e britanniche. Dopo la vittoria di Hamas alle elezioni del 2006, le forze israeliane lo catturarono e lo portarono in prigione in Israele. Nel 2008 fu condannato a 30 anni. Un'altra figura chiave nella lista di Hamas è Abdullah Barghouti, agente di Hamas ed ex comandante dell'ala militare del gruppo in Cisgiordania.

Soprannominato "l'ingegnere di Hamas" e considerato il più grande esperto di esplosivi dell'organizzazione terroristica, Abdullah Barghouti sta scontando 67 ergastoli - la pena cumulativa più lunga mai imposta in Israele - per il suo ruolo in diversi attentati all'inizio degli anni 2000. Tra gli altri prigionieri di alto profilo di cui Hamas avrebbe chiesto il rilascio, figurano Abbas al-Sayyed, il principale pianificatore dell'attentato di Pasqua del 2002 al Park Hotel di Netanya in cui persero la vita 30 persone, e Hassan Salameh, un comandante di Hamas addestrato da Hezbollah e dalle Guardie Rivoluzionarie iraniane.

Salameh organizzò un'ondata di attentati di vendetta dopo l'assassinio del 1996 dell'artificiere di Hamas Yahya Ayyash, uccidendo decine di israeliani. Fu arrestato a Hebron più tardi quello stesso anno e condannato a 46 ergastoli. Nella lista di Hamas anche Ibrahim Hamed, ex comandante delle Brigate al-Qassam di Hamas in Cisgiordania, considerato dalle autorità di sicurezza israeliane come la mente dietro la maggior parte degli attentati suicidi durante la Seconda Intifada.

Catturato dopo anni di latitanza, sta scontando diverse condanne all'ergastolo per aver pianificato attacchi in cui hanno perso la vita decine di israeliani. Sebbene la maggior parte dei prigionieri palestinesi non sia politicamente attiva, figure come Barghouti e Saadat mantengono un'influenza simbolica molto forte nella società palestinese e non solo. La loro possibile inclusione in un futuro accordo di scambio potrebbe influenzare in modo significativo sia l'esito dei negoziati del Cairo sia il panorama politico interno palestinese. 

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Autore
Agi.it

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