Crotone, facevano bancarotta ma acquistavano imbarcazioni di lusso: due arresti
- Postato il 6 marzo 2025
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Il Quotidiano del Sud
Crotone, facevano bancarotta ma acquistavano imbarcazioni di lusso: due arresti
Agli arresti domiciliari coppia di Crotone per la bancarotta di società del settore pubblicitario, fallivano ma compravano imbarcazioni
CROTONE – Le loro società facevano bancarotta, ma acquistavano immobili e imbarcazioni di lusso. Per questo Saverio Danese, di 62 anni, e la moglie Viviana Rizzo, di 56, noti imprenditori del settore pubblicitario, sono finiti agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza. Devono rispondere della bancarotta della società Con Tatto srl con sede a Crotone, portata al dissesto dopo aver accumulato, tra gli anni 2012 e 2021, debiti erariali per complessivi 900mila euro, e averle depauperate delle risorse finanziarie aziendali per circa 500 mila euro.
I libri e i registri contabili sarebbero stati occultati e i beni aziendali distratti poiché trasferiti a due nuove società costituite ad hoc, Contatto Comunicazione srl e Danese srl. I finanzieri hanno sequestrato anche le quote societarie e i beni mobili e immobili delle due new company, anch’esse con sede in Crotone e attive nello stesso settore commerciale. L’ordinanza di custodia cautelare, richiesta dal procuratore Domenico Guarascio e dal sostituto Alessandro Rho, porta la firma della gip Assunta Palumbo.
DUE ARRESTI PER BANCAROTTA A CROTONE: FALLIVANO MA COMPRAVANO IMBARCAZIONI DI LUSSO, LE INDAGINI
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria, hanno consentito di rilevare come Danese, avvalendosi della collaborazione della moglie per la formale intestazione della titolarità delle nuove aziende, avrebbe realizzato una sistematica e pluriennale evasione dei tributi, degli oneri fiscali e previdenziali. Non appena le aziende raggiungevano un livello di decozione irreversibile, seguiva il trasferimento, senza il pagamento di alcun corrispettivo, dei beni aziendali alle altre società nel frattempo costituite allo scopo di realizzare, in sostanza, un’operazione distrattiva. La documentazione contabile, non rinvenuta nella sua interezza, è risultata mancante di operazioni attive e passive in virtù delle quali continuavano ad essere trasferite somme di denaro dai conti correnti sociali.
MODUS OPERANDI
La Con Tatto, secondo l’accusa, si sarebbe autofinanziata mediante la sistematica evasione del fisco. Tra le attività distrattive individuate dagli investigatori l’acquisto di imbarcazioni di lusso e di immobili. Operazioni ritenute anomale a fronte di un’esposizione debitoria consistente. Inoltre, per alcuni anni di impresa non avrebbero consegnato scritture contabili e inventari. Il patrimonio della società fallita sarebbe stato così depauperato senza l’accollo dei debiti e in frode ai creditori.
PROCESSO GLICINE
Danese è tra gli imputati del maxi processo Glicine-Acheronte con l’accusa di turbativa d’asta e corruzione elettorale. Nel troncone del rito abbreviato, la Dda di Catanzaro ha chiesto nei suoi confronti una condanna a tre anni di reclusione.
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