Crisi Milan, tensioni in società sulla scelta del nuovo ds. Conceiçao parla di “nubi”, ma sotto la sua gestione i risultati sono peggiorati

  • Postato il 3 marzo 2025
  • Calcio
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Ora la situazione è drammatica. Sul Milan le nubi sono sempre più cupe: “Nubi” è il termine che più volte ha utilizzato Sergio Conceiçao per descrivere la situazione ambientale che si è trovato a gestire da quando arrivato. E che, se possibile, ha ancora più incupito. Al di là della vittoria della Supercoppa (che è comunque un trofeo importante), con il portoghese il ruolino di marcia rispetto a Fonseca è pure peggiorato. La sconfitta contro la Lazio certifica una crisi di risultati e di gioco che è preoccupante: nelle ultime sei partite, sono arrivate quattro sconfitte; la media punti rispetto alla gestione Fonseca è più bassa (1.4 contro 1.58); si è abbassata la media gol (1.3 contro 1.52); soprattutto, si è passati dall’ottavo al nono posto. Un disastro, senza considerare gli sforzi economici che hanno portato a una rivoluzione sul mercato a gennaio.

Umore da rialzare
Conceiçao ora dovrà lavorare sugli stimoli. E dovrà trovarne lui stesso. “È la prima volta che mi capita una situazione del genere, di allenare con un clima così”, ha detto il tecnico dopo la sconfitta contro la Lazio. “Lo spogliatoio mi sta seguendo, se no me ne andrei” ha proseguito, “io sono abituato a vincere”. Eppure queste vittorie stanno mancando ed è innegabile che in società un ragionamento sul futuro lo stiano facendo. A proposito, proprio la società sta vivendo una situazione di profondo rinnovamento. E di confronti non sempre serenissimi. Il tema riguarda il direttore sportivo. Posto che Berta (ex Atletico Madrid) potrebbe andare in Premier League, i nomi ora sono due: Igli Tare e Fabio Paratici. Come per la scelta degli allenatori, le correnti di pensiero sono diverse e in questi giorni si dovranno sciogliere le riserve per portare un elemento che possa fare un po’ di ordine anche sulle strategie future. Come per esempio – al netto della permanenza dell’allenatore – cosa fare di Leao o Theo Hernandez, il cui rendimento è in costante peggioramento.

Contestazione silenziosa
Oggi il Milan si riposerà, mentre martedì riprenderà a Milanello il lavoro in vista della partita contro il Lecce. I tifosi, intanto, sembrano intenzionati a portare avanti la contestazione contro la società. Domenica la curva ha disertato i primi 15 minuti della partita e al rigore segnato da Pedro in molti hanno deciso di uscire, lasciando semivuoto lo stadio. Non solo, in occasione del primo gol di Zaccagni, gli spettatori presenti in tribuna si sono girati verso la dirigenza per una contestazione tutta spontanea ma significativa. Come significativi sono stati gli striscioni che hanno preceduto la partita o i cori fuori dallo stadio al termine del match. Una situazione difficile. Drammatica, anzi. Figlia di una confusione che sembra regnare all’interno di società e squadra e che potrebbe portare a nuovi addii se la rotta non verrà invertita da subito.

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