Crisi climatica, viaggio tra i rider di Milano. “Un collega è svenuto per il caldo. Mettiamo maniche lunghe per non scottarci”
- Postato il 3 luglio 2025
- Lavoro
- Di Il Fatto Quotidiano
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“No work, no pay. Se ci fermiamo, non ci pagano, anche sotto il sole”. Sono le 12.30 in corso Buenos Aires a Milano. E un rider pakistano fermo al semaforo aspetta di partire per una consegna. È un’altra giornata da bollino rosso. Il termometro della farmacia segna 31 gradi. Secondo l’ordinanza anti caldo di Regione Lombardia i lavoratori di cantieri, aziende agricole e cave dovrebbero fermarsi tra le 12.30 e le 16. I rider invece no.
Anche se le condizioni sono sempre più complicate, all’ora di pranzo i rider non si fermano. “Ieri in corso Garibaldi ho visto un collega che si è accasciato a terra – racconta un altro lavoratore mentre prova a prendere ombra sotto l’arco insieme alla sua bicicletta – non l’ha urtato nessuno. C’erano 35 gradi ed è svenuto per il troppo caldo”. Da giorni le temperature sotto la Madonnina superano i 30 gradi. Ma per chi lavora su una bicicletta, a pochi centimetri dall’asfalto, le temperature sono ancora più alte.
“Ieri ho lavorato dalle 11 alle 16, mi sono bruciato la pelle”, racconta un rider in attesa del panino di fronte a una catena di fast food. Dentro i clienti possono godere dell’aria condizionata a palla. Ma i rider no. “Non ci fanno entrare, dobbiamo aspettare fuori al caldo cercando dell’ombra di fortuna ma non potendo allontanarci troppo dallo sportello perché se ci chiamano dobbiamo essere pronti a rispondere”. E mentre il clima diventa sempre più “estremo”, le paghe dei rider non sono cambiate. Due euro e cinquanta la corsa minima per uno dei colossi del food delivery. “In media riesco riesco a mettere insieme 50 euro lordi lavorando otto nove ore al giorno” racconta un altro ragazzo. E ci si attrezza come si può. Con maglie lunghe per evitare le scottature.
In una mail inviata ai lavoratori il 1 luglio, come raccontato ieri dal fattoquotidiano.it, uno dei colossi delle consegne ha annunciato la sua ricetta contro il caldo. Testuale. “La tua sicurezza è la nostra priorità. Sappiamo che l’emergenza calore in corso possa comportare costi imprevisti per proteggerti. Per questo motivo, se effettuerai consegne con Glovo nei mesi di luglio e agosto, avrai diritto a un contributo economico per l’acquisto di crema solare, sali minerali e acqua”. Il tariffario? “Per una temperatura compresa tra i 32°C e i 36°C, riceverai un bonus del 2%. Per una temperatura compresa tra i 36°C e i 40°C, riceverai un bonus del 4%. Per una temperatura superiore a 40°C, riceverai un bonus del 8%”. Soldi che saranno erogati soltanto a settembre.
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