Crisi Amt, il cda affida a un pool di consulenti l’elaborazione del piano di rientro
- Postato il 1 luglio 2025
- Altre News
- Di Genova24
- 3 Visualizzazioni


Genova. Chi si aspettava che la riunione del consiglio di amministrazione di Amt Genova, oggi, chiarisse tutti dubbi sulla tenuta dei conti e sulle prossime mosse da intraprendere per garantire lavoro e servizio, è rimasto deluso.
Dopo il totale silenzio dei giorni scorsi, in una nota stringata, oggi, il cda di Amt, ha sostanzialmente dichiarato soltanto l’intenzione “consolidare le misure programmatiche più opportune” da sottoporre a un’assemblea dei soci di prossima convocazione, “dando mandato a consulenti specializzati di supportare l’azienda nella finalizzazione delle linee guida di intervento che saranno tempestivamente presentate agli azionisti della società”.
In sostanza il piano di rientro da un potenziale stato di crisi evidenziato nei giorni scorsi dal collegio sindacale sarà stilato con l’aiuto di professionisti esterni. E un pool di periti, esterno, sarà incaricato anche dall’amministrazione comunale – come ribadito oggi dalla sindaca Silvia Salis e dal vice Alessandro Terrile a margine di un incontro istituzionale con la Procura – anche per la due diligence per fare luce sulle casse dell’azienda.
Che, ricordiamo, non ha ancora approvato il bilancio del 2024 e che probabilmente – ma è concesso dalla legge – potrebbe andare ben oltre la scadenza di luglio. Forse addirittura a dopo l’estate, in attesa che si chiariscano i numeri relativi a fondi ministeriali, ricavi da multe e prospettive sulla tariffazione.
Nella nota del cda, viene comunque ribadito che nella riunione odierna, anche alla presenza dello stesso collegio sindacale, è stato approfondito e chiarito il contenuto della lettera con cui lo stesso collegio “ha sottolineato la rilevanza di talune tematiche che erano già state oggetto di discussione nelle precedenti riunioni del consiglio di amministrazione”.
Anche in questa sede è stato rinnovato l’invito, da parte dei sindaci, ad agire in fretta. La scadenza indicata per la presentazione del piano è di 30 giorni rispetto alla comunicazione arrivata una settimana fa. Ne mancano venti.
Interrogativi aperti su stipendi, turni e fornitori
Restano quindi aperti gli interrogativi, circolati soprattutto in ambito sindacale, su stipendi e pagamento dei fornitori per quanto riguarda il mese di luglio. In particolare, secondo indiscrezioni, sarebbe in forse il versamento del Tfr nei confronti di una piccola parte del personale e ci sarebbero state situazioni di difficoltà, circoscritte, con l’acquisto di materiale in ambito di trasporto extraurbano. Un altro punto delicato è il paventato tagli di circa 70-80 turni.
Una delle ipotesi ventilate – ma tutto sarà da definire nel corso della futura assemblea degli azionisti – è che per coprire un’eventuale mancanza di liquidità (ipotizzata anche dal collegio sindacale nella già citata lettera) l’azionista rappresentato dalla Città Metropolitana possa anticipare il contributo previsto per il mese di agosto.
Intanto è fissato per il 7 luglio al Matitone un incontro tra i sindacati di categoria e il Comune di Genova per fare il punto, raccogliere esigenze e preoccupazioni e parlare delle prospettive dell’azienda. L’amministrazione Salis ha più volte indicato tra le priorità quella di mantenere Amt in mano pubblica e di tutelare il lavoro dei dipendenti.
Bucci: “Aiuteremo a mettere le cose a posto”
“Ho già parlato con Terrile e coi nostri uffici: li aiuteremo a mettere le cose a posto“. A una settimana dall’allarme del collegio sindacale di Amt il presidente ligure ed ex sindaco Marco Bucci interviene sulla paventata crisi dell’azienda di trasporto pubblico genovese, offre la disponibilità della Regione per “trovare i fondi” mancanti e però non rinnega la politica tariffaria sperimentale che – dati alla mano – non ha prodotto l’auspicato aumento dei ricavi, ma anzi una loro diminuzione.
Esposti su Amt in Procura, Terrile e Salis: “Per ora è prematuro”
“Con un po’ di fatica stiamo ricostruendo il quadro della situazione economico-finanziaria dell’azienda, ci stanno aiutando gli uffici e ci aiuterà anche una società di revisione. Quando avremo il quadro più completo decideremo il da farsi. Oggi è prematuro dire che ci sono elementi da segnalare a qualsiasi autorità” ha spiegato il vicesindaco e assessore alle Partecipate Alessandro Terrile dopo l’incontro istituzionale, insieme alla sindaca Silvia Salis con il capo della Procura di Genova.
“In base a quello che raccoglieremo valuteremo i passi successivi da compiere. E’ imminente una due diligence per capire come siamo arrivati a questa situazione ed è giusto che la città lo sappia – ricorda la sindaca – ed è anche chiaro che l’amministrazione debba assumersi le responsabilità delle decisioni ma anche che queste siano condivise con la città in base alla situazione che abbiamo trovato. Per me oggi è fondamentale capire come siamo arrivati a questa situazione per questo vogliamo far partire al più presto la due diligence esterna”.