Crimea, distrutto il radiotelescopio che cercava gli alieni
- Postato il 20 settembre 2025
- Di Panorama
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Un gigantesco radiotelescopio che sorgeva in Crimea, utilizzato in passato per supportare missioni su Marte e Venere e per tentare di contattare civiltà aliene, è stato distrutto da un attacco con drone ucraino. Le forze di difesa di Kiev hanno infatti distrutto l’antenna paraboloide di 70 metri per impedire alle forze russe di utilizzarla per guidare gli attacchi sul loro territorio. Il radiotelescopio, noto come RT-70, è sotto il controllo russo dall’annessione della penisola di Crimea nel 2014 e secondo l’agenzia Defense Express i russi hanno apportato importanti modifiche alla struttura per utilizzarla per le comunicazioni militari. RT-70 avrebbe infatti funzionato come antenna per il sistema di navigazione satellitare Glonass, l’alternativa russa al Gps americano, aumentandone la precisione del 30%. L’antenna distrutta era uno dei tre radiotelescopi RT-70 costruiti nell’ex Unione Sovietica a metà degli anni ’70 per formare il Soviet Deep Space Network, quando i tecnici satellitari sovietici utilizzarono il radiotelescopio, situato nei pressi della città di Eupatoria, sulla costa del Mar Nero, per comunicare con diverse missioni del programma di esplorazione di Venere chiamato “Venera”, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Negli anni 2000, il telescopio ebbe un ruolo di primo piano in diverse iniziative volte a contattare forme di vita aliene. Oltre 20 pacchetti di messaggi furono inviati da quel luogo in quattro campagne di messaggistica rivolte a pianeti potenzialmente abitabili in orbita attorno a stelle esterne al sistema solare. La maggior parte di questi messaggi non ha ancora raggiunto la destinazione. Il primo ad arrivare al suo obiettivo è diretto verso un pianeta simile alla Terra in orbita attorno alla stella Gliese 581, a circa 20,5 anni luce dalla Terra, che si prevede raggiungerà nel 2029. L’antenna radio di RT-70 ha anche svolto ricerche astronomiche, rilevando segnali provenienti da pianeti, asteroidi e centri galattici distanti. Negli anni 2000 il telescopio aveva supportato le missioni dell’Agenzia Spaziale Europea Mars Express e Rosetta, destinate rispettivamente a Marte e alla cometa 67/P. Secondo il portale Orbital Today, il telescopio a specchio Shain, il più grande strumento ottico per l’osservazione del cielo in Ucraina, dotato di uno specchio da 2,6 metri, è ora sotto il controllo dell’Accademia Russa delle Scienze, così come i telescopi ottici, il radiotelescopio e i telemetri laser dell’Osservatorio Simez, situato all’estremità meridionale della Crimea. In altre zone dell’Ucraina, il gigantesco radiotelescopio ucraino di Kharkiv ha subito danni significativi nel 2022, quando la regione era sotto l’occupazione russa. Orbital Today riferì che le truppe russe avevano già rubato strumenti e computer dall’osservatorio e hanno piazzato mine antiuomo dentro il sito di 150.000 metri quadrati, coperto da oltre 2.000 antenne radio. Un rapporto dell’Unesco del 2024 stima che i danni complessivi alle infrastrutture scientifiche ucraine causati dalla guerra con la Russia ammontino a 1,26 miliardi di dollari.