Credit card gate, Julia Simon graziata: sconto di pena salva Milano-Cortina, è polemica sulla federsci francese
- Postato il 7 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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La stella del biathlon francese, Julia Simon, potrà partecipare alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La Federazione Francese di Sci (FFS) le ha inflitto una sospensione di appena un mese dopo la condanna penale per furto e frode con carta di credito ai danni delle compagne di squadra, tra cui Justine Braisaz-Bouchet che la aveva denunciata. La decisione ha suscitato una tempesta di reazioni in Francia, dove in molti parlano di un trattamento di favore riservato all’atleta più rappresentativa della nazionale.
La condanna della giustizia
Il credit card gate, come è stato ribattezzato dai media francesi, ha scosso l’immagine del biathlon transalpino. Julia Simon, 29 anni, è stata infatti riconosciuta colpevole dal tribunale di Albertville di aver effettuato acquisti per circa 2.400 euro utilizzando le carte bancarie delle compagne di team, in particolare, di Justine Braisaz-Bouchet e di un fisioterapista della squadra.
La biatleta, vincitrice della Coppa del Mondo 2023-24, ha ammesso i fatti davanti ai giudici, dichiarando di non saper spiegare le proprie azioni: “È come un buco nero – ha detto – non avevo bisogno di denaro”. La condanna a tre mesi di reclusione con la condizionale e 15mila euro di multa ha chiuso il capitolo giudiziario.
Pena “severa” per la FFS
C’è poi la giustizia sportiva. Così, chiamata a pronunciarsi sul destino agonistico di Simon, la commissione disciplinare della FFS ha stabilito una sanzione disciplinare minima. Sei mesi sospensione, di cui cinque condonati e 30mila euro di multa, di cui la metà condonati. La biatleta salterà così solo un mese di attività, vale a dire la tappa inaugurale di Coppa del Mondo a Ostersund, in Svezia, il 30 novembre, ma potrà tornare a gareggiare il 12 dicembre a Hochfilzen.
Una decisione che la stessa Federazione ha definito “severa”, ma che per molti appare un compromesso per garantirne la presenza di Simon alle Olimpiadi di Milano-Cortina. Il confronto con altri casi – come, per esempio, le sospensioni di 90 giorni inflitte a Benedetta Pilato e Chiara Tarantino per un episodio minore, e senza condanna penale – ha alimentato accuse di favoritismo e doppi standard.
Social furenti
la Federazione transalpina e Simon hanno la possibilità di ricorrere in appello, ma difficilmente spingeranno per cambiare quella che appare una vera e propria “grazia”. D’altronde, con dieci ori mondiali e un argento olimpico, Simon rappresenta una delle speranze più concrete di medaglie nei Giochi italiani. Mentre la Federazione cerca di voltare pagina, la vicenda solleva interrogativi sulla giustizia sportiva.
Sui social, infatti, sono tantissimi i francesi che puntano il dito contro la FFS. “Sono queste le sanzioni FFS? Sarebbe stato meglio non dare nulla. È patetico e offensivo per chi, nella stessa situazione, sarebbe stato squalificato a vita”, si legge su X e ancora: “Vergognoso! La Francia preferisce vittorie e medaglie alla condotta esemplare e alla giustizia. Patetico…”, “Vergognoso, senza alcun valore, tutto questo per le medaglie, e poi parlano di sport e dei suoi valori. Spero che non vinca nulla, francamente, è disgustoso”, “Che schifo!”, “Troppo poco”.