Così Marchesini Group è diventata un punto di riferimento nella Packaging Valley emiliano-romagnola

  • Postato il 16 settembre 2024
  • Business
  • Di Forbes Italia
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Articolo apparso sul numero di settembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Marchesini Group è specializzato nella progettazione e nella costruzione di macchine e linee su misura per il confezionamento di prodotti farmaceutici e cosmetici. Fondato nel 1974 a Pianoro, in provincia di Bologna, da Massimo Marchesini, è cresciuto attraverso fusioni e acquisizioni di imprese complementari, trasformandosi da realtà locale a multinazionale di riferimento nella Packaging Valley emiliano-romagnola.

Le origini di Marchesini Group somigliano alle storie della Silicon Valley. L’azienda è nata in un piccolo garage dell’Appennino bolognese. Marchesini, allora giovane tecnico specializzato in un’importante impresa di packaging, decise di mettersi in proprio. Collaborando con Giuseppe Monti, progettista ed ex tecnico nel settore motociclistico, e con un gruppo di giovani intraprendenti, pose le basi per sviluppare progetti innovativi per l’industria del packaging. Nel 1974 nacque la 2M, dedicata alla creazione di prototipi come la prima astucciatrice intermittente, la macchina confezionatrice di polveri in bustina e l’intubettatrice per compresse effervescenti. 

Maurizio Marchesini
courtesy Marchesini Group

Con il tempo l’azienda è cresciuta, la tecnologia ha fatto progressi e gli ordini sono aumentati. Nel 1989 l’impresa si è consolidata e ha assunto il nome di Marchesini Group. Negli anni ’90 e 2000 ha acquisito brand specializzati nel packaging di prodotti specifici e si è espansa a livello internazionale: la produzione è rimasta in Italia, ma le macchine e il marchio hanno iniziato a diffondersi nelle industrie farmaceutiche e cosmetiche globali. Con oltre 2.500 collaboratori, Marchesini Group basa tutta la sua produzione in Italia, garantendo alta qualità e sostenendo l’indotto locale. Presente in oltre 110 paesi, gestisce i mercati internazionali tramite una rete di agenzie e 16 filiali estere. Il presidente, Maurizio Marchesini, spiega: “Continueremo a investire nell’innovazione tecnologica e nell’internazionalizzazione, tanto che oggi l’87% del nostro fatturato è generato dalle esportazioni”.

Il 2023 si è chiuso con un fatturato di 591 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al 2022. In Italia il gruppo ha 15 stabilimenti produttivi oltre alla sede centrale di Pianoro, supportati da una rete di subfornitori, tra cui officine tecniche e imprese artigiane specializzate. A livello di governance, l’azienda ha due divisioni principali, pharma e beauty. In un’ottica di sviluppo di nuova generazione, investe in nuove tecnologie per offrire ai clienti macchine e linee sempre più efficienti e innovative.

Il prodotto finale è una combinazione di maestria artigianale, robotica e tecnologia, progettato e realizzato con un’attenzione sartoriale alle esigenze del cliente. Il gruppo rimane sotto il controllo della famiglia Marchesini, che nel 2016 ha nominato un manager esterno per guidarlo e accelerare i processi di internazionalizzazione. Nello stesso anno l’azienda ha adottato un codice etico che promuove principi e comportamenti per garantire la sicurezza, la libertà e la dignità di ogni collaboratore. I successi, afferma il gruppo, sono il risultato della capacità di trasmettere alle nuove generazioni valori, esperienza e dedizione, investendo nella crescita professionale e nella formazione dei giovani talenti attraverso l’accademia aziendale Talent Garage, il master mba per i dipendenti e le borse di studio intitolate al fondatore.

Ma c’è anche l’impegno verso uno sviluppo sostenibile, la tutela dell’ambiente e il legame con la comunità sociale. Marchesini Group è attivo in diverse iniziative di prevenzione per ridurre l’impatto ambientale, usando responsabilmente le materie prime, ottimizzando i flussi logistici e gestendo i rifiuti. Inoltre collabora con i produttori di materiali di confezionamento per promuovere materiali eco-compatibili, valutandone la macchinabilità e il ciclo di vita. E con la Fondazione Marchesini Act, istituita nel 2021, supporta progetti e attività sociali, culturali e di ricerca scientifica.

Il 2024 è un anno importante per Marchesini Group, che festeggia il 50esimo anniversario prendendo ispirazione dai valori del passato per proiettarsi verso un futuro di costruzione collettiva. Quest’anno ha lanciato molti nuovi progetti, tutti caratterizzati dal logo rinnovato che celebra la ricorrenza: il numero 50, richiamando l’azienda 2M da cui tutto ebbe inizio, punta verso l’infinito. Per affrontare le sfide di un mondo interconnesso e in rapida evoluzione, il gruppo ha deciso di essere sempre più flessibile e aperto alle innovazioni. L’anno in corso è l’occasione per una riflessione collettiva: la sua portavoce è Futura, un personaggio creato appositamente per l’anniversario, mutevole e cangiante, che simboleggia i tempi moderni.

Durante le fiere di settore e i festeggiamenti del 50esimo anniversario con i clienti nelle filiali estere, le idee e le visioni della comunità sono state raccolte su un portale online, accessibile a tutti. Non solo: nella penultima settimana di settembre, il gruppo presenterà un’installazione nel centro storico di Bologna, coinvolgendo i cittadini in un’esperienza immersiva e multimediale. E il weekend si concluderà con una festa speciale dedicata ai collaboratori provenienti da tutto il mondo. La ricetta per altri 50 anni di successi? L’azienda, conclude Maurizio Marchesini, ha le idee chiare: “Guardiamo al futuro con slancio, forti del profondo legame con il territorio dove tutto è iniziato”. 

L’articolo Così Marchesini Group è diventata un punto di riferimento nella Packaging Valley emiliano-romagnola è tratto da Forbes Italia.

Autore
Forbes Italia

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