Così l'ecommerce salverà i borghi italiani

  • Postato il 15 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Agi.it
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Così l'ecommerce salverà i borghi italiani

AGI - E se fossero le piattaforme di ecommerce a salvare i borghi italiani dallo spopolamento? Ne abbiamo parlato con Samantha Wellington, Senior Vice President, Chief Legal Officer, General Counsel and Secretary di eBay. 

La manager è stata a Roma per presentare i risultati dell’Italian Small Business Report 2024, che fotografa una realtà sorprendente: le piccole imprese del Sud Italia sono le più attive nell’e-commerce.

L'artigianato vive nei borghi

Secondo un’altra ricerca eBay, il 60% dei piccoli venditori italiani su eBay vive in aree non urbane, spesso nei borghi dove l’artigianato è tradizione. "Anche nelle aree che affrontano sfide economiche e digitali" osserva Wellington, che ha anche avuto una serie di incontri istituzionali "le piccole imprese prosperano quando hanno accesso a un mercato realmente aperto e global. Crediamo che l’imprenditorialità possa nascere ovunque: il nostro ruolo è fare in modo che possa arrivare ovunque". 

Secondo altri dati eBay, 35.000 posti di lavoro in Italia sono direttamente o indirettamente sostenuti dalle imprese che operano sulla piattaforma. Quasi la metà dei venditori (47%) ha avviato la propria attività grazie a eBay e un terzo di chi gestisce anche un negozio fisico afferma che la presenza online lo ha aiutato a mantenerlo aperto.

Il digitale cresce al Sud

Per molti artigiani significa poter restare nel proprio paese, continuare a produrre e vendere senza emigrare verso le grandi città. "Nel Sud Italia" racconta Wellington "stiamo osservando una crescita inaspettata di imprenditori digitali. È un segnale importante: la tecnologia può creare opportunità anche dove prima sembrava impossibile".

Ma la dirigente di eBay non nasconde le difficoltà. "La principale barriera" spiega "è la disomogeneità nell’applicazione delle norme europee. Una maggiore armonizzazione regolatoria renderebbe davvero unico il mercato interno e più semplice per le PMI esportare". Oggi il 95% delle piccole imprese italiane su eBay esporta verso una media di 15 Paesi, ma a volte "è più semplice vendere negli Stati Uniti che in un Paese dell’Unione europea".

Guerra totale alla contraffazione

Sul fronte della sicurezza, eBay rivendica risultati solidi. Secondo il Transparency Report 2024, la piattaforma ha bloccato preventivamente il 98,8% delle inserzioni relative a prodotti vietati o contraffatti, rimuovendo circa 5,9 milioni di oggetti a livello globale e sospendendo oltre 37.000 account.

Il programma Verified Rights Owner (VeRO) – attivo dal 1998 – consente a 72.000 titolari di marchi e diritti d’autore di segnalare violazioni in modo rapido. "Il nostro obiettivo" sottolinea Wellington "è garantire un marketplace sicuro e trasparente, proteggendo sia i brand che i consumatori".

L'IA è il Grande Livellatore

Anche l’intelligenza artificiale è al centro della strategia. Per eBay non è un orpello, ma un "grande livellatore". "L’IA" dice Wellington "può dare ai microimprenditori gli stessi strumenti di efficienza e analisi che hanno le grandi aziende. Se usata in modo mirato, riduce il divario competitivo e libera il potenziale di chi lavora da solo o in una piccola attività. L’ambizione è chiara: un’economia digitale che non sostituisce, ma rafforza le economie locali.

Dalla Toscana alla Sicilia, eBay sta diventando una rete globale per l’artigianato diffuso, un canale di resilienza per i territori minori e una leva concreta per contrastare lo spopolamento. "Quando un’impresa di provincia riesce a vendere nel mondo senza lasciare il suo borgo" conclude Wellington "non è solo un successo economico. È un modo per preservare comunità, identità e tradizione". 

 

 

 

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Autore
Agi.it

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