Così il mondo ricorda "lo stilista che ha cambiato la moda"

  • Postato il 4 settembre 2025
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  • Di Agi.it
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Così il mondo ricorda "lo stilista che ha cambiato la moda"

AGI - La notizia della morte di Giorgio Armani ha fatto velocemente il giro del mondo ed è in apertura su tutti i siti dei quotidiani internazionali come delle riviste di moda che ricordano il ruolo rivoluzionario dello stilista. "È morto Giorgio Armani, lo stilista italiano che ha cambiato la moda", è il titolo di apertura di Vogue che in un lungo pezzo racconta l’ideatore "dell’uniforme ideale che ha definito gli Anni ’80 e plasmato il corso della moda". "Lo stilista ha unito il glamour di Hollywood alla sartoria italiana per costruire un vasto e indipendente impero del lusso", scrive Vanity Fair.

"Giorgio Armani, lo stilista iconico, muore a 91 anni", riporta Variety ricordando che "da oltre 50 anni Armani è uno degli stilisti più amati di Hollywood; ha vestito celebrità sui red carpet ed è stato richiesto dai costumisti per il cinema e la televisione". Ha vestito star del calibro di Julia Roberts, Cate Blanchett, Lady Gaga, Angela Bassett, Allison Williams, Amy Adams, Jessica Chastain, Jodie Foster, Margot Robbie e Julianne Moore.

Il New York Times ricorda il "maestro del tailleur". "Creò un’uniforme maschile la cui forma femminilizzata conquistò il favore delle donne. Un’alleanza con le star del cinema rese il suo nome praticamente sinonimo di abbigliamento da premiere", scrive. La notizia si trova sui siti di tutti i principali giornali europei ma anche russi e arabi. "Come Giorgio Armani ha rivoluzionato la moda", è il lungo pezzo dell’agenzia Tass che ripercorre la sua carriera.

"È morto Giorgio Armani, l’ultimo imperatore della moda italiana", titola Le Figaro. "L’Italia ha appena perso, con Giorgio Armani, un genio estetico che ha rivoluzionato il look dei suoi contemporanei", scrive il quotidiano francese. "Giorgio Armani, che ha regnato su un vero e proprio impero che si estendeva in tutto il mondo per oltre quarant’anni, è scomparso", si legge sul sito di Le Monde in un pezzo in cui si sottolinea che lo stilista italiano "ha reso l’abito e la sartoria uno status symbol". "Ha costruito un impero che alla fine è diventato indistinguibile dalla sua persona. Un’alleanza rara che trova la sua origine in una storia personale che ricorda una saga balzachiana italiana", aggiunge il quotidiano francese.

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Agi.it

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