Cosenza, sottoscritto il primo atto di riconoscimento della doppia maternità
- Postato il 17 giugno 2025
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Il Quotidiano del Sud
Cosenza, sottoscritto il primo atto di riconoscimento della doppia maternità
Cosenza, sottoscritto il primo atto di riconoscimento della doppia maternità. Prossimo obiettivo: il riconoscimento del doppio cognome.
COSENZA – In un Paese dove i diritti spesso rincorrono la realtà, Cosenza ha scelto di non aspettare. Di non rinviare. Di agire. Con la sottoscrizione del primo atto di riconoscimento della doppia maternità, avvenuta nel salone di rappresentanza del municipio, il Comune ha dato forma a una conquista giuridica e simbolica, rendendo visibile ciò che esisteva già: una famiglia. La bambina, Penelope, nata nel 2023 da un percorso di procreazione medicalmente assistita condiviso da Melina Merli (madre biologica) e Maria Ammirata (madre intenzionale), è ora riconosciuta come figlia di entrambe. Il tutto reso possibile dalla sentenza n. 68 del 22 maggio 2025 della Corte costituzionale, che ha aperto la strada al riconoscimento legale della genitorialità nelle coppie omogenitoriali.
«Cosenza è una città al passo coi tempi e ha una visione progressista della propria attività. Abbiamo sottoscritto il primo atto di riconoscimento della doppia maternità nel nostro Comune, in conseguenza di una volontà che avevamo già espresso e che adesso ha trovato conferma nella nuova pronuncia della Corte costituzionale», ha affermato il sindaco Franz Caruso al termine della cerimonia, svoltasi alla presenza dell’Ufficiale di Stato civile delegata, Lorella Gallo, e della dirigente del Settore Anagrafe e dei servizi demografici, Alessia Loise.
Cosenza, sottoscritto il primo atto di riconoscimento della doppia maternità
Le due madri hanno firmato un documento che segna un passaggio epocale, non solo per loro, ma per tutte le famiglie arcobaleno italiane. Fino ad oggi, infatti, la legge n. 40 del 2004 riconosceva come madre legale solo la donna partoriente, escludendo completamente la madre intenzionale, anche quando la famiglia nasceva da un progetto condiviso. L’unica via percorribile era quella, lunga e incerta, dell’adozione in casi particolari.
«Non abbiamo potuto riconoscere prima questo diritto alle due mamme – ha dichiarato il primo cittadino – perché mancava una norma di riferimento. Norma che ancora non c’è, perché la Consulta è intervenuta per riconoscere quello che è, secondo noi, il diritto delle due mamme, quella biologica e quella intenzionale, di iscrivere nei registri dell’anagrafe questa nuova situazione. La Consulta si è pronunciata poco tempo fa su questo aspetto che oggi è legge e quindi noi immediatamente, senza attendere indirizzi interpretativi o comunicazioni da parte di organi che hanno anche una capacità interpretativa di questa evoluzione giurisprudenziale, abbiamo applicato la norma», ha dichiarato con fermezza il sindaco Caruso, sottolineando come la scelta sia anche un segnale concreto, visto che la coppia si era unita civilmente proprio a Cosenza, confermando la coerenza di un’amministrazione sensibile all’evoluzione dei diritti civili.

La storia di Maria e Melina
La storia di Maria e Melina è quella di tante coppie che, pur unite civilmente e desiderose di costruire una famiglia, si sono scontrate per anni con un vuoto normativo. «Prima di oggi – ha raccontato emozionata Maria Ammirata – non avevo alcun diritto su mia figlia. Se fosse accaduto qualcosa a Melina, per lo Stato italiano io non esistevo. Oggi, finalmente, ho un riconoscimento che mi restituisce il mio ruolo di madre».
A sostenere la coppia in questo percorso è stato l’avvocato Francesca Maria Colistra: «Attraverso il dettato costituzionale, il Comune di Cosenza ha recepito legittimamente questo orientamento di grande civiltà dando modo alle signore di modificare l’atto di nascita, annotando il cognome della signora Ammirata Maria come madre intenzionale. Il riconoscimento della madre intenzionale è un riconoscimento di diritti in ogni ambito, anche successorio», ha commentato.

Prossimo obiettivo: il riconoscimento automatico del doppio cognome
Il prossimo obiettivo è il riconoscimento automatico del doppio cognome: «Oggi ancora non garantito, nonostante l’annotazione della madre intenzionale nel certificato di nascita. I Comuni si stanno gradualmente adeguando a questa nuova realtà giuridica, ma manca ancora un automatismo che colleghi in modo diretto il riconoscimento della madre intenzionale con quello del doppio cognome», precisa Colistra. Ad oggi, spiega l’avvocato, è possibile ottenere l’attribuzione del doppio cognome con una semplice richiesta al giudice di volontaria giurisdizione attraverso un procedimento snello e privo di particolari contenziosi.
L’applauso che ha accompagnato la firma dell’atto di riconoscimento della doppia maternità ha rappresentato molto più di una semplice formalità. È stato il segno tangibile di una comunità che sceglie di riconoscere e valorizzare l’amore, la responsabilità e il diritto di essere famiglia in tutte le sue forme. La piccola Penelope potrà crescere con la consapevolezza di avere due mamme, entrambe ufficialmente riconosciute e tutelate dalla legge. Un riconoscimento che va oltre la normativa: è un messaggio di inclusione, accoglienza e progresso civile. Con questo gesto, Cosenza non ha solo applicato una sentenza della Corte costituzionale, ma ha tracciato una nuova rotta.
Il Quotidiano del Sud.
Cosenza, sottoscritto il primo atto di riconoscimento della doppia maternità