Cos’è il welfare aziendale: vantaggi per imprese e dipendenti
- Postato il 30 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Il welfare nasce come concetto di benessere collettivo garantito dallo Stato, mentre in azienda diventa un set di benefit che affianca la busta paga e migliora la vita di chi lavora.
Non parliamo più solo di buoni pasto, ma anche di buoni welfare che, sotto forma di credito welfare o sotto forma di voucher di importo variabile, danno accesso a shopping, trasporti, spesa per generi alimentari, viaggi, formazione, spese per la salute e molto altro. Con la giusta strategia l’impresa risparmia sul cuneo fiscale, il dipendente aumenta il potere d’acquisto e l’intero clima organizzativo guadagna fiducia e, di conseguenza, produttività.
Dal buono pasto al buono welfare: come funzionano i nuovi piani aziendali
Per capire per bene i buoni welfare cosa sono, occorre, innanzitutto, precisare che il cuore di un piano welfare è il cosiddetto credito welfare, cioè un importo esentasse che l’azienda mette a disposizione dei suoi dipendenti.
Questo importo, spesso chiamato per l’appunto buono welfare, può essere convertito in servizi o rimborsi tramite piattaforma online. A differenza di un premio in denaro, non genera contributi né IRPEF: il lavoratore, però, ne spende il 100% per sé o per la famiglia.
Ma dove si possono spendere i buoni welfare? E quali regole li rendono così vantaggiosi?
Piano welfare con credito in euro: una soluzione flessibile
Gestori come Pluxee offrono alle imprese una piattaforma welfare digitale, in cui il datore di lavoro definisce il credito, la platea e (se vuole) le condizioni di performance (welfare puro, da premio di risultato o previsto dal CCNL). Il dipendente vede il saldo in tempo reale e sceglie tra:
- Buoni Acquisto Pluxee
- Un ampio catalogo di voucher che danno accesso a:
Formazione e crescita: corsi di lingua, master, patenti specialistiche;
Benessere, sport e tempo libero: palestre, piscine, centri yoga, voucher per centri benessere;
Family care: scuole, campi estivi, assistenza a genitori non autosufficienti;
Mobilità e viaggi: abbonamenti al trasporto pubblico, noleggio bici elettrica, hotel e voli.
- Richieste di rimborso per spese proprie o familiari
- Versamenti per previdenza complementare o assicurazione sanitaria integrativa
Buoni Acquisto Pluxee: il fringe benefit flessibile
Quando l’azienda vuole premiare eventi spot (Natale, risultato di team, anniversario) può scegliere di erogare buoni welfare aziendale sotto forma di voucher di importo variabile, come i Buoni Acquisto Pluxee.
Questi sono spendibili in oltre 22.000 negozi fisici e shop online in tutta Italia. Le loro caratteristiche più apprezzate? Per il dipendente, sono esentasse e danno un’ampia libertà di scelta tra spesa, shopping, carburante, viaggi e intrattenimento. Per l’azienda, sono 100% deducibili fino a 2.000€ a dipendente con figli fiscalmente a carico e fino a 1.000€ per tutti gli altri.
Perché chi fa impresa dovrebbe usarli
I benefici per le imprese sono presto detti:
- Risparmio immediato: crediti welfare e fringe benefit non versano contribuzione né imposte entro i limiti di legge. A parità di costo lordo l’azienda eroga più valore netto;
- Employer branding e retention: un pacchetto di benefit mirati rende l’organizzazione attrattiva sui social e nei career day, riducendo turnover e costi di recruiting;
- Produttività misurabile: ricerche recenti mostrano un aumento di oltre 10 punti percentuali di engagement nelle aziende che adottano piani strutturati di welfare d’impresa, con calo di assenteismo.
Quali sono i benefici per i dipendenti?
Dal punto di vista del lavoratore, i buoni welfare equivalgono a una rivalutazione salariale senza tasse: 1.000 € di credito welfare o di buoni acquisto valgono 1.000 € di servizi effettivi.
In merito alla spesa effettiva, poi, danno l’opportunità di scegliere ciò che meglio risponde alle esigenze di ognuno, offrendo una maggiore qualità della vita per il lavoratore e la sua famiglia.