Cos'è il calcio "alla fiorentina"?
- Postato il 1 dicembre 2024
- Di Focus.it
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I progenitori del calcio e del rugby erano sport medievali, violenti e maneschi, come il calcio fiorentino e il soule (Francia del Nord), dove un naso rotto o un polso slogato erano considerati trofei dei giocatori. . Origini francesi. Soule, era un gioco a palla molto manesco, si svolgeva in un campo che aveva dimensioni variabili dalla decina alle centinaia di metri, inclusi boschi, ruscelli o paludi, si sfidavano due squadre in cui militavano tutti gli uomini validi dei due villaggi o parrocchie in gara, arrivando anche a essere oltre 200 persone in "partita".
Obiettivo del gioco: portare la palla dalla metà campo dove prendeva avvio la partita (spesso il confine tra due parrocchie o due paesi) fino alla porta avversaria, contrassegnata da una riga sul terreno o rappresentata dalla piazza del villaggio avversario. La palla (in cuoio o realizzata con una vescica di maiale riempita di penne, stracci, crine di cavallo) poteva essere maneggiata usando mani e piedi ed era ritenuto valido ogni mezzo e "colpo proibito". . "Alla fiorentina". Più regolamentato, ma non per questo meno violento, era il calcio fiorentino, oggi conosciuto come calcio in costume, sport assimilabile a un mix di calcio e rugby dove la palla poteva essere colpita sia con i pugni sia con i piedi.
Ogni partita vedeva fronteggiarsi due squadre, composte generalmente da 27 giocatori in livrea, detti calcianti. La masnada era tenuta a bada da 6 arbitri che assistevano alla partita dall'alto di una tribuna laterale, lontani dalle zuffe per il possesso della palla, che doveva essere portata oltre la linea che delimitava la fine del terreno avversario.. Le squadre. Strade e piazze erano il terreno da gioco ideale e, proprio come nel calcio moderno, in questa variante dell'Età di mezzo le squadre erano organizzate al proprio interno con ruoli distinti per ciascun giocatore.
La retrovia era composta da otto datori, suddivisi in datori innanzi (terzini e trequartisti) e datori indietro (difensori); al centro si disponevano i quattro sconciatori che avevano il ruolo di supportare il gioco dei quindici innanzi, ossia gli attaccanti. . Ogni città ha il suo calcio. Le regole del calcio medievale variavano di città in città. Se a Firenze si usavano palle di piccole dimensioni, a Prato, racconta una cronaca dell'epoca, "si adoperano di que' pallon grossi". E mentre nell'illustre città d'arte si giocava soprattutto di mano, in quella vicina "non si dà al pallone col pugno, ma sempre col calcio"..