Cosa sta succedendo in Sardegna quest’anno: record mai visto prima
- Postato il 28 luglio 2025
- Viaggi E Turismo
- Di Blitz
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La Sardegna è uno dei luoghi più gettonati d’Italia e, soprattutto in estate, attira migliaia di turisti per le sue bellezze naturali.
Mare cristallino, cibo squisito e persone accoglienti: sono questi gli elementi che contraddistinguono da sempre l’isola sarda. Capita tra l’altro spesso che in estate diversi personaggi del mondo dello spettacolo si rechino sul luogo per trascorrere le proprie vacanze all’insegna del relax e del divertimento. Lì ci sono infatti numerose discoteche, oltre che spiagge incredibili su cui è possibile godere un po’ del fascino che la natura ci regala.
Quest’anno, con grande sorpresa, è stato battuto un record del tutto inaspettato che riguarda proprio il turismo sull’isola.
Ecco cosa succede in Sardegna questa estate
Massimo Cossu, community manager di Airbnb in Sardegna, ha analizzato i dati del turismo del mese di giugno 2025. I numeri dicono infatti che sono state registrate lo -0,5% delle prenotazioni rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Tra le grandi città, la flessione maggiore è avvenuta a Cagliari, anche se si tratta comunque di decimali. “In realtà i valori sono discordanti, ci sono zone che crescono e di molto” – ha detto Cossu – “Un trend che sta andando molto è quello del last minute“. Pare tra l’altro che l’host – il proprietario di una struttura – possa decidere di fare delle offerte e orientare così le scelte delle persone. In questo ultimo periodo, è quindi aumentato di molto il last minute, che rappresenta una valida alternativa che permette alle persone di scegliere sulla base della tariffa offerta.

Ci sono inoltre turisti che non scendono sotto a una determinata cifra, anche a costo di lasciare la camera, e chi invece abbassa la tariffa qualche ora prima del check-in in modo da attirare le persone indecise all’ultimo momento. “Il last minute è cresciuto intorno al 15-16 per cento di richieste in più rispetto al 2024“, si legge in rete. Una tendenza, questa, che viene molto apprezzata da Airbnb, che conta circa 20.000 strutture registrate sull’isola sarda, e che va incontro ai bisogni dei turisti. “Mentre prima si prenotava con largo anticipo” – ha continuato Cossu – “e io come host avevo la garanzia già mesi e mesi prima che il calendario si sarebbe riempito, oggi è diverso. L’ospite si sposta con più libertà e decide di fermarsi a dormire dove trova l’offerta migliore”.
Chi disdice il giorno stesso del check-in oppure 24 ore prima deve comunque dare un rimborso alla struttura. L’obiettivo? Andare incontro a un mercato più fluido e che accontenti i desideri dei vacanzieri.
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