Cosa raccontano i nuovi campioni lunari

  • Postato il 12 luglio 2025
  • Di Focus.it
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L'emisfero visibile e quello invisibile della Luna mostrano delle discrepanze sorprendenti: alcune caratteristiche – come la topografia, la crosta e la storia vulcanica – sono così divergenti che finora hanno lasciato perplessi gli scienziati.. Cambio di paradigma. La missione cinese Chang'e‑6, partita il 3 maggio 2024, ha rivoluzionato tutto ciò che sapevamo sulla Luna: oltre 1.935 grammi di materiali sono stati prelevati dal bacino Polo Sud‑Aitken (SPA) nella faccia nascosta, atterrando sulla Terra il 25 giugno dello stesso anno. SPA è la più vasta e antica struttura d'impatto lunare (2.500 km di diametro) e risale a circa 4,25 miliardi di anni fa. Finora l'effetto di quell'impatto – paragonabile a mille miliardi di bombe atomiche – sullo sviluppo termico e geologico della Luna restava uno dei grandi enigmi della planetologia .. Quattro scoperte. Nei 12 mesi successivi all'arrivo dei nuovi campioni, i ricercatori del Chinese Academy of Sciences (IGG, NAOC), dell'Università di Nanchino hanno realizzato una serie di ricerche pubblicate su Nature, svelando quattro sorprendenti scoperte sulla storia geologica del lato nascosto della Luna. Innanzitutto i campioni hanno rivelato che l'attività vulcanica è estesa nel tempo: sono state individuate due principali fasi vulcaniche principali sul lato oscuro, una risale a 4,2 miliardi di anni fa e l'altra a 2,8 miliardi, il che dimostra che l'attività durò almeno 1,4 miliardi di anni – più a lungo di quanto ipotizzato finora. Un altro fenomeno individuato è quello del campo magnetico fluttuante. Grazie ad analisi "paleomagnetiche" sui frammenti basaltici è stato scoperto un sorprendente "rimbalzo" del campo magnetico lunare circa 2,8 miliardi di anni fa, suggerendo una dinamo interna che si riattivò episodicamente e svanì gradualmente. Ora, poiché il nulceo della Luna è quasi completamente raffreddato il magnetismo è svanito a differenza di quello terrestre che è ancora molto caldo e offre al nostro Pianeta un notevole campo magnetico. Le analisi paleomagnetiche studiano il magnetismo "fossile" presente nelle rocce. In pratica, quando una roccia si forma (soprattutto quelle vulcaniche), alcuni suoi minerali si allineano con il campo magnetico del pianeta in quel momento, come fossero piccoli aghi di bussole. Analizzando questi allineamenti, gli scienziati possono ricostruire la storia del campo magnetico di un corpo celeste (come la Luna o la Terra), anche risalendo a miliardi di anni fa. Inoltre le analisi hanno rivelato che il mantello del lato nascosto contiene meno acqua rispetto a quello del lato visibile, confermando una distribuzione non uniforme di elementi volatili all'interno del nostro satellite. Per "elementi volatili" si intendono sostanze chimiche che tendono a evaporare facilmente o a rimanere in forma gassosa a basse temperature. Nella geologia planetaria, questi includono: acqua (H₂O), anidride carbonica (CO₂), zolfo (S), fluoro (F), cloro (Cl), idrogeno (H) e gas nobili come elio o argon. Questi elementi sono importanti perché influenzano la formazione delle rocce, l'attività vulcanica, l'evoluzione dell'atmosfera (dove presente) e la storia termica di un corpo celeste. Infine i basalti analizzati mostrano prove di una fonte del mantello fortemente impoverita, sottolineando il ruolo centrale degli impatti nel modellare le profondità lunari. Un mantello impoverito è una porzione del mantello (la parte della Luna o della Terra sotto la crosta) che ha perso alcuni dei suoi elementi chimici originari, in particolare quelli che tendono a concentrarsi nel magma, come elementi rari della terra (REE), titanio (Ti), alluminio (Al) e altri elementi cosiddetti "incompatibili" (cioè che preferiscono stare nel magma piuttosto che nei cristalli solidi). L'impoverimento si verifica quando il mantello subisce una fusione parziale: parte del materiale si fonde e forma magma, che poi risale e si solidifica in superficie come roccia vulcanica. Quello che rimane sotto, dopo l'estrazione del magma, è il mantello "impoverito", cioè privo di una parte dei suoi elementi più fertili.. Implicazioni globali. Queste scoperte non riguardano solo la storia della faccia nascosta della Luna, ma rappresentano un passo cruciale nella comprensione della formazione e dell'evoluzione dei pianeti interi. Rivelano l'importanza degli impatti cataclismici, l'evoluzione interna del nostro satellite e le differenze strutturali tra gli emisferi lunari. La missione Chang'e‑6 dunque, si afferma come una pietra miliare nell'esplorazione lunare..
Autore
Focus.it

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