Cosa prevede il nuovo pacchetto di sanzioni verso la Russia varato dalla Ue e perché Giorgetti ha dei dubbi sul blocco dei beni degli oligarchi
- Postato il 19 settembre 2025
- Politica
- Di Blitz
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“È venuta l’ora di chiudere i rubinetti del gas dalla Russia. Le minacce all’Ue stanno crescendo, i droni hanno violato lo spazio aereo di Polonia e Romania: queste non sono le azioni di chi vuole la pace e l’Ue aumenta la pressione”. A dirlo è la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel presentare il 19esimo pacchetto di sanzioni approvato dalla Commissione.
Cosa prevede il 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia
- Oltre a chiudere i rubinetti dell’oro nero alla Russia, il 19esimo pacchetto di sanzioni prevede una restrizione nell’export di tecnologie utilizzate in campo militare. Nel mirino finiscono 45 aziende russe e di Paesi terzi che hanno fornito materiale a Putin. In questo modo si punta a colpire la fabbricazione di droni molto usati da Mosca nel conflitto.
- Come annunciato dalla von der Leyen verranno ulteriormente colpiti il gas e il petrolio russo. Verranno inoltre colpite 119 unità navali sospettate di appartenere alla “flotta fantasma” che permette alla Russia di continuare a vendere idrocarburi. Anche queste navi verranno ora inserite nella “black list” di unità a cui è vietato l’attracco a porti della Ue. In questo modo, come ha spiegato la von der Leyen, si punta ad eliminare del tutto l’import nei Paesi Ue di gnl russo entro il primo gennaio 2027, anticipando la fine dell’import originariamente previsto per fine 2027.
- Colpite le criptovalute. Anche questo asset entra ora nel pacchetto. Verranno proibite le transazioni con monete digitali e restrizioni a una serie di piattaforme specializzate.
- Le carte di credito russe rischiano di perdere ulteriore utilità. Ad essere colpiti saranno i sistemi che governano i pagamenti rapidi in modo da rendere inutilizzabili i circuiti che fanno capo a Mosca.
- I due giganti del gas e del petrolio russo, Gazprom e Rosneft, verranno esclusi da ogni genere di transazione. E non finisce qui: “Prendiamo di mira anche raffinerie, commercianti e società petrolchimiche di Paesi terzi inclusa la Cina” ha dichiarato Ursula von der Leyen.

I dubbi di Giorgetti sugli asset russi
Per sostenere l’Ucraina, nel nuovo blocco di sanzioni verrà previsto l’utilizzo dei beni congelati agli oligarchi russi. “Valutiamo con attenzione la proposta europea, ben coscienti dei limiti legali. Conosciamo bene quali sono i limiti legali e reputazionali della vicenda” ha spiegato il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti in risposta a quanto detto in mattinata Ursula von der Leyen la quale aveva dichiarato che, parallelamente alle sanzioni, “stiamo lavorando a una nuova soluzione per finanziare gli sforzi di difesa dell’Ucraina sulla base dei beni russi immobilizzati”. “Questa è una guerra della Russia e chi l’ha provocata deve pagare” aveva aggiunto la presidente della Ue, spiegando che “con i saldi di cassa associati a questi beni russi, possiamo fornire all’Ucraina un prestito di riparazione”,
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