Corteo contro lo sgombero dell’Askatasuna, migliaia di persone a Torino
- Postato il 20 dicembre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Dopo le perquisizioni, lo sgombero e le proteste popolari dei giorni scorsi, più di duemila persone oggi sono scese in strada a Torino per partecipare a un corteo in difesa del centro sociale Askatasuna. La protesta è partita da Palazzo Nuovo, sede di facoltà umanistiche e psicologiche e coordinamento di molte proteste cittadine, al grido di “Askatasuna vuol dire libertà, nessuno ci fermerà” e “Guai a chi ci tocca”. Presenti al corteo numerose famiglie e bambini, oltre a delegazioni solidali provenienti da tantissime città e diverse bandiere No Tav (una delle storiche battaglie del centro sociale) e palestinesi. Anche alcuni rappresentanti dei genitori del Comitato di quartiere sono intervenuti, in quanto alcune scuole della zona sono state chiuse senza preavviso per permettere lo sgombero.
Nella marcia, diretta nel quartiere Vanchiglia e attualmente in corso, è presente anche la capogruppo di Alleanza Verdi–Sinistra in consiglio regionale Alice Ravinale. Diversi controlli militari previsti dalle forze dell’ordine anche nelle stazioni ferroviarie, in quanto si attendono appunto numerosi attivisti da fuori Torino. A commentare il fatto intanto Antonio Tajani. Il vicepremier si è unito alle condanne della maggioranza dei giorni scorsi ricordando che “la violenza va contro i cittadini. Manifestare è un diritto, ma distruggere automobili o picchiare poliziotti carabinieri e finanzieri che fanno il loro dovere non va bene”. Tajani sembra poi far riferimento al famoso commento di Pasolini a seguito degli scontri di Valle Giulia dicendo “tanti di questi (manifestanti – ndr ) sono figli di papà che se la prendono con i figli del popolo. La legge deve essere sempre rispettata e lo Stato ha il dovere di farla rispettare. Il ministro Piantedosi lo ha fatto. Se poi i violenti vogliono continuare a fare i violenti non possono pensare che lo Stato, il governo, rimanga immobile. Non basta non essere violenti nel senso di non distruggere negozi o aggredire le forze dell’ordine: anche i messaggi violenti sono inaccettabili. Si possono esprimere le idee anche senza offendere e insultare nessuno”. “Certamente” – ha concluso il leader di Forza Italia – “non ci facciamo intimidire“. Per il corteo sono stati deviati deviati i mezzi pubblici dalla zona, e l’allerta è massima.
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