Corsa scudetto, cosa ha detto la sfida tra Roma e Napoli

  • Postato il 1 dicembre 2025
  • Di Panorama
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Quattro squadre in un fazzoletto di un punto che possono diventare cinque se il Bologna batterà la Cremonese al Dall’Ara. Nessuno in fuga, ammesso che si possa parlare di fuga a fine novembre, e un mischione che rende il campionato italiano unico nel panorama europeo. E’ uno dei prodotti della vittoria del Napoli all’Olimpico contro la Roma capolista in una giornata in cui tutte le prime della classe hanno tenuto il passo e, dunque, la classifica si è allungata soprattutto dietro cominciando a scavare un solco tra chi lotterà per scudetto ed Europa e chi dovrà accontentarsi del piccolo cabotaggio.

All’Olimpico ha deciso un contropiede di Neres che ha punito una Roma apparsa a tratti stanca. Non è una sorpresa, visto che i giallorossi avevano nelle gambe l’impegno con i danesi del Midtjylland e ben 48 ore in meno di riposo rispetto al Napoli: scherzi del calendario compresso di questa stagione che sta regalando con una certa continuità ad Antonio Conte il vantaggio del doppio giorno di stacco in più rispetto all’avversaria. Al netto di questo, ecco cosa ha detto la sfida tra due big della Serie A:

il Napoli è uscito dalla crisi di inizio novembre, quella consacrata dalla sconfitta di Bologna e dallo sfogo con fuga a Torino di Conte. L’ambiente sembra essersi ricompattato, ma va anche messo in evidenza come le prime risposte ai problemi le abbia trovate il tecnico pescando nelle possibilità concessegli da una rosa profonda e qualitativa;

Neres, autore di reti pesantissime contro Atalanta e Roma, era stato colpevolmente dimenticato nelle rotazioni fino alla sosta nazionali di novembre. Poi, schierato con continuità nel suo ruolo e in un modulo che il Napoli ha sempre praticato fino alla scelta dei quattro centrocampisti, ha dimostrato di essere un ottimo giocatore. Ne discende che prendiamo ,a conversione di Conte come una sorta di ravvedimento operoso;

il gol di Neres non è stato viziato da fallo di Rrahmani su Koné ad inizio azione e bene ha fatto il Var a rimanere silente. Chi sostiene il contrario, violentando anche le immagini che mostrano un tocco chiaro della punta del piede sul pallone, lo fa per alimentare inutili polemiche e avvelenare i pozzi in una situazione arbitrale già complessa;

– Gasperini è un tecnico fantastico, ma la Roma di oggi soffre enormemente la mancanza di un attaccante di riferimento e le soluzioni alternative non è detto che reggano nel confronto alla lunga contro squadre dotate di molte più alternative di qualità;

la Roma non è da scudetto, ma può fare una corsa solidissima per un posto in Champions League. Se tutto l’ambiente se ne renderà consapevole sarà una stagione che può riservare grandi soddisfazioni;

il big match dell’Olimpico a tratti è stato noioso al limite della richiesta di rimborso del biglietto. Non è un dramma, ma sarebbe carino esportare un’immagine migliore del nostro calcio.

Autore
Panorama

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