Corruzione elettorale, la Procura valuta le dichiarazioni di Carmelo Griffo a Report

  • Postato il 30 ottobre 2024
  • Cronaca
  • Di Genova24
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Carmelo Griffo (Report)

Genova. La procura di Genova sta valutando l’acquisizione delle dichiarazioni rilasciate dall’imprenditore Carmelo Griffo ai giornalisti di Report. L’intervista all’imprenditore calabrese, finito nelle intercettazioni dell’inchiesta sul voto di scambio che ha coinvolto l’ex governatore Giovanni Toti e suoi ex consiglieri, è andata in onda nella puntata di domenica scorsa.

“Non sono un mafioso, non sono un delinquente – dice Griffo nell’intervista – ma, dal 2000 in poi sono successe delle cose, gli investigatori mi hanno fatto passare per un ‘pluri-pluripregiudicato, un’ndranghetista”.

Ai microfoni della trasmissione di Sigrifìdo Ranucci ha raccontato come avesse aiutato Domenico Cianci, consigliere regionale della Lista Toti (che in questa tornata elettorale non si è ricandidato), a recuperare qualche voto in cambio di un condominio da ristrutturare. “Io sinceramente ho chiesto lavoro – sono le esatte parole di Griffo – e lui mi ha detto che c’era la possibilità. Mi ha chiesto se gli trovavo qualche voto…”. (qui il link alla dichiarazioni andate in onda)

Ma una volta eletto, Cianci “non si fa più vivo e non mantiene – a detta di Griffo – le promesse di trovargli qualche lavoro”. I pm Federico Manotti e Luca Monteverde potrebbero convocare Griffo, assistito dall’avvocato Emanuele Olcese, e sentirlo oppure potrebbero direttamente acquisire la puntata.

Il filone di inchiesta sulla corruzione elettorale, che vede indagato Toti, il suo allora capo di gabinetto Matteo Cozzani e altri tra cui gli stessi Griffo e Cianci, potrebbe essere chiusa entro fine anno quando verrà ultimata l’analisi dei telefonini e dispositivi elettronici sequestrati il 7 maggio.

Autore
Genova24

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