Cornigliano, ecco il progetto per Villa Bombrini: un parco da 13mila metri quadrati e campi sportivi

  • Postato il 20 ottobre 2025
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  • Di Genova24
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Generico ottobre 2025

Genova. Un nuovo parco urbano di 13mila metri quadrati nelle aree dismesse ex Ilva dietro a Villa Bombrini con zone alberate e spazi per il tempo libero, che sarà pronto a fine 2027 nella migliore delle ipotesi. E il PalaBombrini per l’atletica? Archiviato in via definitiva: al suo posto potrebbe sorgere un’area sportiva dall’impatto molto più contenuto, senza impianti veri e propri. Sempre che si trovino le risorse necessarie.

Dopo i primi mesi di incertezza sul futuro dell’area, la giunta Salis esce allo scoperto e svela le prime mosse. La prima è l’approvazione in giunta di un addendum all’accordo con Società per Cornigliano che estende la collaborazione col Comune alla progettazione del parco di Villa Bombrini. La seconda, già prevista nel documento, è la candidatura a un bando della Regione Liguria (scaduto proprio oggi) che mette a disposizione 3,9 milioni di euro di risorse statali per il contrasto al consumo di suolo. Nel frattempo si aprirà il percorso di partecipazione in Municipio Medio Ponente per arrivare alla stesura del progetto definitivo.

Parco di Villa Bombrini, un “ritorno al futuro”

Il nuovo parco andrebbe a occupare la stessa area del giardino all’italiana settecentesco che in origine raccordava la villa al mare, prima di essere sacrificato alle necessità della siderurgia. “In pratica stiamo restituendo quello che era già del territorio – commenta l’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola -, La nostra intenzione è realizzare un grande parco urbano naturalistico, a fruizione pubblica, con una grande presenza di alberi e la possibilità di praticare liberamente attività ricreative e ludico-motorie, invertendo il processo del consumo di suolo“.

Nel frattempo il terreno, che ospitava tra l’altro i due gasometri, è stato bonificato. Nel programma integrato di riqualificazione urbana di Cornigliano, aggiornato al luglio del 2009, si parlava già di uno “spazio prevalentemente verde, privo di emergenze rilevanti e destinato alla pubblica fruizione, con funzione, tra l’altro, di riqualificazione paesaggistica del contesto in cui l’edificio storico di Villa Bombrini si inserisce”.

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Abbiamo accolto le richieste del territorio, i cittadini in quella zona si aspettano un parco – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante -. C’è già un progetto di fattibilità tecnico-economica sviluppato dalla direzione Lavori pubblici. Lo abbiamo presentato per partecipare al bando regionale. Con questo provvedimento facciamo ripartire il percorso per la riqualificazione urbana delle vecchie aree ex Ilva e, in particolare, per la costruzione di un’importante area verde a beneficio di Cornigliano, dei suoi abitanti e di tutti i cittadini genovesi”.

Già disponibili 9 milioni, l’obiettivo è arrivare a 13 milioni

In realtà i finanziamenti messi in palio dalla Regione sarebbero aggiuntivi rispetto alle somme che ha già in pancia Società per Cornigliano. Per la riqualificazione delle aree di Villa Bombrini c’erano 10 milioni di euro, un milione è stato speso per la progettazione del palazzetto in versione ridotta (ne abbiamo parlato qui) ora destinato al dimenticatoio. Restano quindi 9 milioni di euro. “In teoria il parco possiamo già realizzarlo con quella cifra – chiarisce Ferrante – anche se un po’ di disponibilità in più non farebbe male”.

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Arrivando a quota 13 milioni, però, si sbloccherebbe la sezione di levante, quella su cui la giunta di centrodestra avrebbe voluto costruire il PalaBombrini. La vocazione sarà la stessa, ma con un progetto molto più contenuto: “Queste risorse ci permetterebbero di realizzare nell’area limitrofa al torrente un campo sportivo a raso, o al massimo coperto con una tensostruttura leggera, che avrebbe un costo limitato – spiega l’assessore -. Non sarà destinato all’atletica. Noi siamo ossessionati dal calcio, ma ci sono sport che hanno forte appeal e non hanno spazi in città. Su questo tema stiamo lavorando con la sindaca e col suo consulente allo sport”. E se i soldi dalla Regione non arrivassero? “Può essere anche che attingiamo direttamente al bilancio comunale“.

La partecipazione dei cittadini e le tempistiche

Noi non intendiamo calare i progetti dall’alto, vogliamo che arrivino dal basso“, ribadisce Ferrante. Il nuovo parco di Villa Bombrini sarà disegnato insieme alla cittadinanza sul modello seguito per la copertura di via Ardoino, intervento di mitigazione legato alla linea merci del Campasso. “Mi piacerebbe fare una cosa simile – conferma l’assessore -. Chiederò al presidente Ceraudo di iniziare insieme a noi un percorso partecipato per la progettazione definitiva dell’area”.

I tempi? “Partendo da domani, due anni ci vogliono tutti – risponde Ferrante -. Se siamo bravi daremo quest’area ai cittadini nel 2027“. Le prossime tappe saranno il percorso coi cittadini, la progettazione definitiva, il bando di gara e l’affidamento dei lavori: “Per tutti questi passaggi ci vorranno almeno 6-8 mesi”.

La realizzazione del progetto rientra tra gli impegni che il Comune di Genova ha assunto aderendo al Protocollo per le città verdi resilienti nell’ambito del progetto Life + A_Greenet, con apposita delibera, approvata ad agosto. Il progetto europeo prevede di aumentare la qualità e quantità degli spazi verdi nel proprio territorio di competenza e adottare soluzioni basate sulla natura utilizzando specie arboree autoctone e non idro-esigenti, evitare usi del suolo che aumentino l’impermeabilità del territorio comunale, incrementare la resilienza dell’ambiente urbano, della qualità dell’aria, della salute e del benessere delle persone.

E il PalaBombrini finisce in soffitta

Col piano portato avanti dalla giunta Salis tramonta l’idea di un palazzetto dello sport alle spalle di Villa Bombrini. Archiviata la proposta iniziale della società privata Mall of sports (un’enorme struttura di 300 metri per 200), la giunta Bucci-Piciocchi aveva affidato una nuova progettazione. Ne era venuta fuori una struttura polifunzionale di forma circolare, di 101 metri di diametro e 23 metri d’altezza, studiata soprattutto per l’atletica indoor.

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La sindaca, a margine dell’incontro in prefettura sul futuro dell’ex Ilva, aveva detto che il progetto PalaBombrini sarebbe andato avanti. Poi, nelle settimane successive, aveva spiegato che c’era la possibilità di costruire un palazzetto “più leggero”, ma che il parco aveva la priorità.

Oggi Ferrante sgombra il campo dagli equivoci: “La conferenza dei servizi per quel progetto verrà chiusa, per noi è superato. Quel masterplan avrebbe un costo di 40-50 milioni e il Comune non ha quei soldi, ma comunque noi riteniamo che non serva proprio. Non è quello che vogliono i cittadini”.

Tra le criticità di quell’ipotesi progettuale c’erano anche quelle idrogeologiche. “È la scala regionale che impone di fare nuovi ragionamenti, al di là della nostra volontà”, sottolinea l’assessora Coppola -. L’intervento di messa in sicurezza dell’argine non consentirebbe comunque di costruire nuovi volumi”.

 

 

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Genova24

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