Coppa Davis, Spagna ai raggi X: senza Alcaraz è più dura, ma Munar è tosto e il doppio fa miracoli
- Postato il 22 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Non chiamatela la finale “degli altri”. Perché Italia e Spagna a Bologna si giocano la Davis senza i loro numeri 1 e 2 (Sinner e Musetti da una parte, Alcaraz e Davidovich-Fokina dall’altra), ma di certo il piatto è ricchissimo e chiunque la spunterà saprà di aver fatto qualcosa di veramente importante. Con l’Italia forse favorita nel pronostico, vuoi perché ha riposato un giorno in più, vuoi perché giocherà in casa la partita che potrebbe consegnarle la terza insalatiera consecutiva. Ma questa Spagna ha dimostrato di saper andare oltre l’infortunio di Alcaraz, le polemiche per la mancata convocazione di Davidovich-Fokina e pure la forza d’urto di avversarie come Repubblica Ceca e Germania che partivano a loro volta con i favori del pronostico. Giusto per prendere bene nota.
- Berrettini-Carreno Busta, qui l'Italia ha la carta migliore
- Munar-Cobolli, una sfida totale: Jaume è un osso duro
- Martinez e Granollers sanno come si vince spalle al muro
Berrettini-Carreno Busta, qui l’Italia ha la carta migliore
Inutile girarci intorno: ci fossero stati Sinner e Alcaraz, questa era davvero la finale dei sogni. Quella che avrebbe consegnato alla Davis una luce che certamente non avrà senza le due stelle più luminose del firmamento del tennis, ma c’è comunque di che esser contenti nel vedere due nazionali pronte a darsi battaglia con tante armi ben affilate.
Jaume Munar e Pablo Carreno Busta in singolare, Pedro Martinez e Marcel Granollers in doppio: qui le scelte sono fatte prima ancora di mettere piede in campo, perché senza Alcaraz al capitano David Ferrer è rimasta ben poca scelta. E se Volandri (come sembra) confermerà la coppia di singolaristi che gli ha portato in sorte 4 vittorie nei due turni precedenti, allora le coppie sono belle che fatte.
Berrettini dovrebbe sfidare Carreno Busta, col quale il bilancio dei precedenti è in perfetta parità: una vittoria dell’italiano agli Australian Open, una dello spagnolo al Masters 1000 di Toronto, entrambe datate 2022. Carreno Busta, numero 89 del mondo, ha perso contro Mensik nel quarto di finale di giovedì contro la Cechia (subendo 20 ace!), però oggi ha battuto un cliente scomodo come Struff, regalando un punto di capitale importanza alla squadra, dal momento che poi Zverev il suo l’ha fatto con Munar (come da pronostico). Sulla carta, il Berrettini visto nelle prime due giornate non dovrebbe avere molte difficoltà a superarlo. Ma appunto, sulla carta…
Munar-Cobolli, una sfida totale: Jaume è un osso duro
La realtà dei fatti spesso è differente, soprattutto in Davis dove le sorprese sono sempre dietro l’angolo. E allora occhio a Munar, che dopo aver battito Lehecka ha rimesso in piedi la Spagna nei quarti di finale, lottando senza risparmiarsi contro Zverev che l’ha battuto, ma soltanto due volte al tiebreak.
Contro Cobolli, nell’unico precedente disputato, lo spagnolo ha vinto in due set a Shanghai in paio di mesi fa, una partita giocata punto a punto nel primo parziale e poi condizionata da un problema alla gamba che ha frenato il romano nel secondo.
Munar sta vivendo il suo miglior momento in carriera, con il best ranking alla 36 e soprattutto l’ottavo di finale conquistato a Flushing Meadows, battuto da uno scatenato Lorenzo Musetti (col quale avrebbe anche potuto ritrovarsi a Bologna, se Lorenzo avesse deciso di giocare dopo essersi qualificato per le Finals). Se Berrettini farà il suo, ancora una volta lo spagnolo potrebbe ritrovarsi a dover giocare alla morte per tenere in vita le speranze iberiche. Perché poi in doppio ci sarebbe speranza, eccome…
Martinez e Granollers sanno come si vince spalle al muro
La coppia Martinez-Granollers è infatti una delle più affiatate e rodate del circuito. Granollers in Davis ha una storia lunghissima, protagonista peraltro dell’ultima vittoria data 2019, e vanta 16 vittorie e 13 sconfitte. Il bilancio di Martinez in doppio è di 7-2, il che non può lasciar dormire sonni troppo tranquilli.
Volandri però ha Bolelli e Vavassori, che Granollers l’hanno battuto giusta una manciata di giorni fa a Torino, alle Finals, quando però faceva coppia con l’argentino Zeballos. Il problema in questo caso sarà soprattutto “mentale”: se si arriverà al doppio, significherà che quella sarà la partita decisiva per l’assegnazione del trofeo. E nei dentro o fuori gli spagnoli negli ultimi giorni hanno dimostrato di essere più che presenti, visto che hanno sconfitto una coppia come quella tedesca composta da Krawietz e Puetz che tutti davano per sicuri vincitori del confronto.
Per questo l’Italia in un eventuale sfida di doppio avrebbe tutto da perdere, ma dopotutto, arrivati all’ultima curva, nessuno poteva pensare che sarebbe stata una passeggiata di salute. Elettrocardiogramma a portata di mano e si va a vincere la Davis (dalle 15 si Rai 1 e SuperTennis TV).