Coppa Davis, Belgio ai raggi X: Darcis punta tutto sul carneade Collignon, ma Bergs e il doppio sono da rispettare

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Aspettavano tutti il derby, come nel 1996: Italia-Francia a giocarsi un posto in finale, con gli azzurri pronti alla rivincita sui cugini d’Oltralpe. Invece c’ha pensato il Belgio a fare la festa ai transalpini: un po’ a sorpresa ma neanche troppo, perché la selezione di capitan Darcis qualcosa da dire sembrerebbe avercela, eccome. Non s’era mai spinta tanto in là in una competizione a squadre, sebbene la nuova formula sembra averle giocato, perché sui confronti a 5 partite forse avrebbe fatto più fatica. Ma adesso si presenta in semifinale senza nulla da perdere, e con due elementi in singolare che possono realmente rivelarsi ostici per chiunque.

Zizou ora fa magie sottorete: Bergs nel pieno della maturità

Salvo sorprese, saranno Zizou Bergs e Raphael Collignon a disputare i due match che apriranno il quadro degli appuntamenti nel venerdì della Unipol Arena (in virtù dell’accordo stipulato con la FITP, scatterà anche la diretta Rai, oltre a quella già prevista su SuperTennis TV).

Le vittorie ottenute contro Rinderknech e Moutet nella sfida che ha aperto il programma della settimana valgono come monito per tutti: al netto di qualche errore grave dei giocatori francesi (clamoroso quello di Moutet, che ha regalato un punto rivelatosi poi decisivo contro Collignon cercando un improvvido colpo sotto le gambe), i successi ottenuti testimoniano che i due belgi non sono scesi a Bologna a fare da comparsa.

Bergs, ranking alla mano, è il giocatore più temibile: attuale 43 del mondo (un mese fa è arrivato alla 39), in Davis ha vinto 10 dei 17 incontri disputati, e tra le vittorie ce n’è una anche su Flavio Cobolli, battuto nel corso del round robin del settembre 2024. Il nome non tradisce: i genitori l’hanno chiamato Zizou proprio in onore di Zidane, ma il tennis ha prevalso nel percorso del 26enne nato nel Limburgo, che curiosamente prima della sfida con Rinderkench aveva come ultimo incontro disputato quello di secondo turno a Parigi-Nanterre, perso in due set contro Sinner. Che se fosse stato a Bologna lo avrebbe sfidato ancora, con Volandri che dovrà decidere se confermare l’ottimo Cobolli visto contro Misolic o se puntare su Sonego, ripensando al ko. del romano dell’anno scorso.

Collignon, un uomo “da Davis”: chiedere conferma a de Minaur…

Bergs è un giocatore che è maturato un po’ tardi, ancora a secco di successi nei tornei ATP, dove vanta due finali perse ad Auckland (contro Monfils) e s-Hertogenbosch (contro Diallo), entrambe disputate nel 2025. Collignon è semplicemente il classico prototipo da Davis: quando a settembre contro l’Australia ha battuto prima Alex de Minaur e poi nel match decisivo Aleksandar Vukic, di fatto trascinando il Belgio alla conquista della final 8, in molti si sono sorpresi dei progressi mostrati dal 23enne nativo di Rochester, negli Stati Uniti, dove il papà Frederic fa il neurochirurgo e s’è trasferito per lavoro tanti anni fa.

Nel 2025 è entrato per la prima volta nei top 100, vincendo a Marrakech il primo incontro in un ATP 250 contro Fabio Fognini. L’exploit vero, a fine agosto, l’ha compiuto agli US Open, battendo Casper Ruud. Darcis lo ha allenato fino al 2020, quando venne “prelevato” dalla federazione belga che gli affidò la guida della squadra di Davis, ma Collignon è rimasto legato al capitano e non a caso s’è ritrovato a trascinare i compagni nella competizione anche a Bologna.

Se gli toccherà in sorte Berrettini (a meno che Volandri non scelga Cobolli e Sonego), aspettatevi una battaglia furente. Anche perché sarebbe comunque la prima partita di giornata, e ritrovarsi sotto complicherebbe assai i piani di conquista della finale.

Gille e Vliegen da temere, ma con gli italiani hanno sempre perso…

Vero è che poi l’Italia una carta “pesante” ce l’avrebbe in doppio, dove pure la coppia belga composta da Sander Gille e Joran Vliegen non è propriamente l’ultima arrivata. Sono rispettivamente numero 49 e 66 del ranking, hanno vinto 8 tornei ATP assieme (7 sono 250, ma spicca il Masters 1000 di Montecarlo del 2024 contro Melo e Zverev) e perso la finale del Roland Garros 2023, oltre che quella di Rotterdam lo scorso febbraio, proprio contro Bolelli e Vavassori.

Che sul veloce indoor forse hanno qualcosa in più, ma che eventualmente lo dovranno dimostrare in campo in una sfida dove l’Italia avrebbe tutto da perdere, sebbene lo scorso anno anche nel round robin arrivò una vittoria della coppia azzurra, sempre opposta a Gille e Vliegen.

In Davis però la coppia belga ha vinto 9 partite, anche se ha perso l’ultima giocata contro l’Australia a settembre (poi Collignon ha risolto i problemi). Darcis a Bologna ha portato anche il singolarista Alexander Blockx, numero 116 del ranking, che in Davis ha giocato e perso le due partite disputate, si cui una contro Berrettini nel round robin dello scorso anno (improbabile che veda il campo).

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Virgilio.it

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