Contro la tratta, presentato a Genova l’ultimo rapporto del progetto HTH sulla prostituzione latinoamericana

  • Postato il 1 settembre 2025
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Genova. Uno scenario invecchiato di vent’anni ma sostanzialmente immutato, quello della tratta e della prostituzione nel centro storico di Genova, restituito dal rapporto di ricerca “HTH Liguria: Hope this Helps – Il sistema Liguria contro la tratta e lo sfruttamento minorile” presentato oggi a Palazzo Tursi. Il lavoro è stato realizzato da Anci Liguria, partner del progetto, con la collaborazione di Andrea Torre del Centro Studi Medì, che ha condotto una serie di ricerche sul campo e curato il percorso formativo rivolto agli operatori dei Comuni che si occupano del fenomeno. Emanuela Abbatecola, docente dell’Università di Genova, ne ha curato la direzione. All’evento, moderato dal direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai, sono intervenuti anche la sindaca di Genova, Silvia Salis, gli assessori della Regione Liguria Simona Ferro e Massimo Nicolò e l’assessora del Comune di Genova Cristina Lodi.

“La scena è tuttora dominata da donne provenienti prevalentemente dalla Colombia e da Santo Domingo – si legge nel rapporto – il lavoro evidenzia come questo fenomeno abbia un carattere di residualità e sia concentrato principalmente nei vicoli genovesi. L’analisi rileva un’estrema eterogeneità e una complessiva libertà di movimento, pur non mancando gerarchie interne e forme di sfruttamento economico. Tuttavia, queste forme sembrano distanti dalla concezione tradizionale di tratta”.

“È per me molto importante, nei primi mesi del mio mandato, poter dare un segnale chiaro e deciso su un tema così delicato e cruciale come quello della tratta di esseri umani – afferma la Sindaca di Genova, Silvia Salis – lavoreremo in sinergia con tutti i soggetti della rete per rispondere con forza e determinazione, affinché chi oggi è vittima di sfruttamento e violenza possa trovare una via di liberazione e avere una vita protetta e dignitosa. Non possiamo tollerare che nel 2025 ci siano ancora schiave e schiavi nelle nostre strade o sul web”.

“Anci Liguria è da sempre al fianco dei Comuni per fare rete e supportarli in percorsi complessi come quelli legati alla lotta contro la tratta, all’integrazione e all’accoglienza – commenta il direttore generale di Anci Liguria Pierluigi Vinai – Il nostro ruolo è quello di facilitare, mettere in connessione le istituzioni locali con le organizzazioni del terzo settore e con i progetti regionali e nazionali, fornendo un supporto tecnico e operativo costante. Crediamo fermamente che una gestione efficace di queste sfide passi necessariamente per la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, per garantire risposte sempre più mirate e inclusive a persone in condizione di fragilità”.

“La Regione Liguria è capofila di questo progetto e svolge un ruolo fondamentale di governance, coordinamento e monitoraggio delle attività, in stretta sinergia con gli enti locali, le forze dell’ordine, le prefetture, le procure e gli operatori del terzo settore”, sostiene l’assessora alle Pari opportunità di Regione Liguria Simona Ferro.

L’assessora al Welfare e ai Servizi sociali Cristina Lodi aggiunge: “E’ attiva un’equipe multiprofessionale che assicura l’attivazione di percorsi di protezione e inclusione sociale delle persone vittime di tratta, in stretta sinergia con la rete degli enti del terzo settore. Nella precedente progettualità conclusa a luglio, in 17 mesi abbiamo seguito più di 200 persone (67 uomini e 129 donne) con un aumento negli anni di minori stranieri vittime di tratta”.

HTH Liguria è realizzato in raccordo con il Numero Verde Nazionale Antitratta 800 290 290, servizio istituito dal Dipartimento per le Pari Opportunità, attivo 24 ore su 24, anonimo e gratuito, al quale possono rivolgersi potenziali vittime di tratta e sfruttamento per chiedere aiuto, ma anche privati cittadini e tutti coloro che sono a conoscenza di casi di sfruttamento o abusi o che desiderano avere informazioni su tali tematiche.

Il progetto “HTH Liguria”

Il progetto, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l’obiettivo di strutturare percorsi integrati di inclusione sociale per le vittime di reati come la tratta, focalizzandosi sulla promozione dell’autonomia e non solo sull’assistenza, potenziando il “Sistema Liguria”, ovvero lo sviluppo di un modello di governance regionale pubblico-privata, nel rispetto di ruoli e competenze di ciascun attore coinvolto. Completano il progetto alcune azioni trasversali, coordinate da Anci Liguria: percorsi formativi rivolti agli operatori della rete e attività di ricerca e analisi finalizzate a migliorare la conoscenza e la comprensione del fenomeno. La Regione Liguria è capofila del progetto, che copre l’intero territorio regionale. I soggetti attuatori sono il Comune di Genova, il Comune di Ventimiglia e la ATS IN.CON.TRA.RE, Associazione Temporanea di Scopo che raggruppa gli enti gestori che operano nelle diverse Province liguri.

La ricerca presentata oggi è solo l’ultimo di una serie di studi condotti nell’ambito del progetto, partiti nel 2019, che grazie al lavoro sul campo delle unità di strada e delle équipe operative della Rete HTH Liguria hanno portato a un totale di 4 pubblicazioni scientifiche.

“Cambi di rotta” (2019): un’analisi del fenomeno della tratta in Liguria, che ha rilevato la mutazione dei racket albanese e nigeriano e la sovrapposizione con il sistema di accoglienza per i richiedenti protezione internazionale.

“Lo sfruttamento lavorativo in Liguria” (2021): un lavoro pionieristico che ha affrontato il tema dello sfruttamento lavorativo, sollecitato dagli operatori della Rete HTH Liguria che intercettavano sempre più questa problematica, sia nel caso di persone prese in carico (soprattutto maschi) sia attraverso l’Unità Operativa Regionale (UOR).

“La nuova frontiera dello sfruttamento sessuale” (2022): uno studio sull’evoluzione del fenomeno prostitutivo, con un focus sul sex working indoor e sul sesso online, dinamiche accelerate dal lockdown. Questa evoluzione è attualmente quella centrale anche nell’azione operativa delle équipe, e coinvolge un mutamento evidente del fenomeno che vede un fortissimo ridimensionamento della prostituzione di strada e la sua evoluzione.

Autore
Genova24

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