Continuano le truffe agli anziani a Genova, come evitarle
- Postato il 17 maggio 2025
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- Di Genova24
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Tra le truffe più diffuse e anche più deprecabili da un punto di vista etico, ci sono quelle agli anziani, che fanno leva su specifiche fragilità delle persone in età avanzata. Una lunga indagine dei carabinieri ha portato all’individuazione di una rete criminale, con base in Campania, che si dedicava proprio a questo tipo di truffa e che ha colpito anche in Liguria. Le indagini, iniziate a Domodossola lo scorso settembre hanno permesso di collegare tra loro ben 23 episodi, di cui due nella nostra regione. Tutti avevano come vittime persone anziane, raggirate con varie modalità.
Il modus operandi era quello della classica truffa del nipote. Alcuni componenti della banda avevano il ruolo di telefonisti, mentre altri si spostavano sul territorio impersonando figure come carabinieri, avvocati e mettendo in scena emergenze familiari da risolvere con urgenza. Sei le misure cautelari eseguite nei confronti dei presunti membri del gruppo criminale, emesse dal GIP del tribunale di Verbania e due gli arresti in flagranza di reato.
La truffa del nipote, come funziona
Una delle truffe più diffuse e odiose, quella del nipote, si basa su un’articolata messinscena che coinvolge l’anziano di turno, ponendolo davanti a una situazione di emergenza, da risolvere in tempi rapidi. Gli elementi ricorrenti nel trucco del nipote sono rappresentati dal target, una persona di una certa età; il mezzo, un messaggio via Whatsapp o una telefonata; un problema grave da risolvere in tempi brevi. Viene chiamata truffa del nipote, poiché essendo le vittime anziane, il truffatore si finge nipote della vittima e chiede accoratamente aiuto, facendo leva proprio sulla sfera affettiva ed emotiva dell’anziano di turno.
Ricorrenti i casi di cronaca di questo tipo anche a Genova e provincia. Tra i più recenti quello di una donna di 82 anni residente a Lavagna che è stata derubata di gioielli per circa 50mila euro. La vittima è stata contattata telefonicamente da una donna che, spacciandosi per sua nipote, le ha detto di avere bisogno di soldi per pagare un intervento per un tumore. L’anziana presa dal panico ha consegnato a una complice presentatasi a casa i propri gioielli, comprese le fedi nuziali. Scoperta la truffa, si è rivolta ai carabinieri che hanno individuato l’auto dei truffatori.
Nello stesso periodo, sempre nel genoano, questa volta nel comune di Né, un’altra novantenne è stata raggirata e ha consegnato ai truffatori 15mila euro. Anche in questo caso la truffa era molto articolata. Di nuovo in scena il canovaccio della falsa nipote che, disperata, avvertiva la nonna di aver causato un incidente stradale investendo una donna incinta. La richiesta: una grossa somma di denaro per pagare la cauzione. L’anziana nel panico ha consegnato contanti e gioielli a un ragazzo giunto a casa, spacciatosi per carabiniere.
I meccanismi dietro la truffa agli anziani
Questa tipologia di truffa purtroppo sembra non avere fine. Nonostante le attività di informative promosse dalle pubbliche amministrazioni, le campagne di sensibilizzazione sui media, i casi di cronaca raccontati in tv. A far proliferare questo tipo di raggiro concorre una serie di elementi, che tutti insieme permettono di confezionare situazioni che portano alla presa all’amo dell’anziano e alla sua inevitabile caduta nella rete. Tali truffe coinvolgono più persone e sfruttano la vulnerabilità del soggetto, esasperandola tramite la manipolazione psicologica che viene messa in atto.
Vengono inscenate situazioni di urgenza, legate a un parente, sfruttano emotività e panico per indurre a rispondere alle richieste. Il tutto comincia sempre con un contatto telefonico o un messaggio allarmante, che fa scattare uno stato d’ansia e preoccupazione. Gli altri ingredienti sono la richiesta di aiuto, l’urgenza della stessa, una grave situazione in atto, l’annuncio che si presenterà qualcuno per ritirare soldi o preziosi. Il tutto viene portato a compimento dal presentarsi fisicamente di figure apparentemente affidabili, falsi carabinieri, avvocati e simili.
Come difendersi dalle truffe

Difendersi dalle truffe anziani e nipote è possibile, mettendo in atto diverse precauzioni. La cosa risulta più semplice se gli anziani sono già informati sulla possibilità legata a questo tipo di inganno. In tal modo possono stare in guardia e sanno come agire se ricevono telefonate o messaggi allarmistici. La prima cosa da fare, dopo aver ricevuto il primo contatto è quella di verificare. Anche se il finto nipote parla di situazione urgente al telefono è buona pratica riagganciare e telefonare al numero memorizzato in rubrica del nipote stesso, o a qualche altro familiare per effettuare un controllo.
Un’altra modalità è fare qualche domanda personale, a cui solo un vero parente sarebbe in grado di rispondere. In questo modo si rende la vita difficile ai truffatori. In qualsiasi caso è sempre bene evitare di dare informazioni sui propri averi, disponibilità economiche, dati personali, come indirizzo, codice fiscale. Non effettuare alcun tipo di operazione finanziaria al telefono, non aprire la porta a sconosciuti e tantomeno consegnare loro denaro o gioielli. Se si cade vittime di queste truffe è bene farsi sopraffare dal senso di vergogna o di colpa e denunciare subito alle forze dell’ordine.