Consulta: trattativa al fotofinish, domani il voto
- Postato il 13 gennaio 2025
- Di Agi.it
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Consulta: trattativa al fotofinish, domani il voto
AGI - Si lavora per la fumata bianca sull'elezione dei quattro giudici della Consulta scelti dal Parlamento. I contatti fra le forze politiche di maggioranza e opposizione e all'interno degli schieramenti vanno avanti soprattutto per la scelta del quarto giudice, quello 'esterno' ai partiti: in pole position, almeno per il momento, sembra esserci l'avvocata generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli.
Per quello che riguarda i due giudici spettanti alla maggioranza, viene dato ormai per sicuro il nome del consigliere giuridico di Palazzo Chigi, Francesco Saverio Marini. Per il secondo giudice si fanno i nomi da tempo del senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, e del viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ma un'altra ipotesi sul tavolo è che si vada verso un altro profilo tecnico, evitando che si faccia un nome di un parlamentare.
Oggi si è tenuto un vertice di maggioranza a palazzo Chigi durante il quale si è ragionato anche sul dossier della Consulta in vista del voto di domani. Per quello che riguarda il nome spettante all'opposizione, la scelta sarebbe caduta su Massimo Luciani, accademico dei Lincei, che ha superato in extremis gli altri due candidati in campo: Andrea Pertici e Michele Ainis. Il primo era dato in cima alle preferenze della segretaria dem Elly Schlein, il secondo era accreditato come nome su cui puntavano i Cinque Stelle.
Il curriculum di Massimo Luciani avrebbe messo d'accordo gli uni e gli altri. Il quarto giudice, da prassi un tecnico concordato da maggioranza e opposizione, potrebbe essere uno fra Gabriella Palmieri Sandulli e Daniela Mastroiacono, con la prima favorita.
Domani alle 11,30 il Pd riunirà i gruppi di Camera e Senato per fare il punto sui lavori dell'Aula: il Parlamento in seduta comune si riunirà alla Camera a partire dalle 13,00 per il vaglio dei deputati e dei senatori chiamati ancora una volta a esprimersi su un dossier sul quale per tanto tempo si sono registrate discordanze. Si tratta del tredicesimo scrutinio per un giudice e del quarto per tre giudici. Proprio per permettere al Parlamento di trovare una quadra la Consulta ha rinviato la decisione sui referendum sull'autonomia differenziata, posticipando dal 13 al 20 gennaio, termine ultimo previsto per legge, la Camera di consiglio in cui verrà giudicata l'ammissibilità dei quesiti abrogativi. La maggioranza richiesta è quella dei tre quinti dei componenti, si comincerà dai deputati.
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