Consorzio mafioso lombardo, c’è un secondo pentito: è Francesco Bellusci affiliato alla ‘ndrangheta

  • Postato il 12 dicembre 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Tanto è robusta l’inchiesta della Procura di Milano sul nuovo sistema mafioso lombardo, tanto circostanziato il lavoro dei pm Alessandra Cerreti e Rosario Ferracane assieme ai carabinieri del Nucleo investigativo che dopo il primo, poche ore fa è arrivata la notizia di una secondo collaboratore anche lui considerato organico e ai vertici del Consorzio mafioso fotografato dall’inchiesta Hydra.

Se solo poche settimane fa la storia dell’indagine aveva subito una svolta con la collaborazione di William Cerbo, braccio finanziario della cosca Mazzei di Catania, ora è il turno della ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo capeggiata da Vincenzo Rispoli, da tempo al 41 bis e recentemente raggiunto da un’ordinanza per l’omicidio di Nicola Vivaldo ucciso a Rho il 23 febbraio 2000. A collaborare è infatti Francesco Bellusci, classe ‘1987 nato a Cuggiono in provincia di Milano, considerato interno al gruppo calabrese assieme, tra i vari, a Massimo Rosi, Giacomo Cristello e Pasquale Rienzi.

La notizia è stata resa nota oggi durante l’udienza del processo che si svolge con rito abbreviato. La Procura ha infatti depositato sei recentissimi verbali di Bellusci che ha iniziato a collaborare con la Procura lo scorso 21 novembre, data del suo primo verbale. Sarà sentito poi l’1, il 2, il 3, il 9 e il 10 dicembre. Lunghi verbali, in parte omissati, che contengono, per quel che risulta, rivelazioni decisamente pesanti. Bellusci infatti racconta la genesi del Consorzio che lui definisce “Unione”, dopodiché spiega la sua affiliazione alla locale di ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo con relativo rituale.

Quindi svela un omicidio commesso da uno degli imputati di Hydra che però al tempo del processo fu assolto. E infine illustra nello specifico la gestione del denaro dell’ex primula rossa di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Bellusci, pur relativamente giovane, emergerà dalle indagini partecipa a diversi summit di mafia anche con i rappresentanti di Messina Denaro e della camorra romana legata al clan di Michele Senese. Inoltre, presente alla “mangiate” nel terreno della famiglia Nicastro a Castano Primo ne svela contenuti e interessi, a partire dalla ricostituzione del locale di ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo.

Secondo la Procura di Milano appartiene alla locale di ‘ndrangheta organica al Consorzio. Intercettato Massimo Rosi: “Fa parte della locale di Legnano Francesco Bellusci”, il quale, secondo i pm, si metterà “a completa disposizione degli interessi dell’associazione, cooperando con gli altri associati nella realizzazione del programma criminoso”. E dunque: “Svolgendo funzioni operative nelle azioni intimidatorie ed estorsive da compiere nell’interesse dell’intera associazione criminale; contribuendo all’alimentazione della cassa comune destinata al sostentamento dei detenuti, in particolare per il capo locale Vincenzo Rispoli, occupandosi del reimpiego dei profitti illeciti dell’organizzazione criminale, attraverso l’acquisizione di aziende operanti in vari settori, alle quali erano addetti, quali prestanome”.

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Il Fatto Quotidiano

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