Consiglio regionale, approvato l’aggiornamento del Documento di economia e finanza: in Liguria crescita all’1% annuo, occupazione +2,1%

  • Postato il 17 dicembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Con 15 voti a favore (maggioranza) e 7 contrari è stata approvata la proposta di deliberazione 17 “Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale (Nadefr 2026-2028)”.

Il provvedimento tiene conto delle indicazioni contenute nel Documento Programmatico di Finanza pubblica 2025 e del Documento Programmatico di Bilancio 2026 adottati dal Governo in autunno e definisce, in coerenza con i documenti nazionali, i principali indicatori e grandezze di finanza regionale e le politiche regionali necessarie ad orientare i documenti di bilancio per il prossimo triennio.

Nel quadro complessivo di una crescita mondiale più resiliente del previsto, lo scenario macroeconomico regionale conferma una crescita moderata, vicino all’1% annuo, trainata dal graduale rientro dell’inflazione e dai consumi delle famiglie, ma con rischi legati ai traffici internazionali mentre turismo ed economia del mare mostrano buone performance.

L’occupazione in Liguria, inoltre, nel 2025 è cresciuta del 2,1% rispetto all’anno precedente, con un aumento significativo dell’occupazione femminile e nel settore dei servizi. Rispetto alle grandezze finanziarie il Documento fornisce un aggiornamento in merito alla definizione degli obiettivi di finanza pubblica per il triennio 2026-2028, con particolare riguardo al concorso, in termini di contributo, richiesto alle Regioni a statuto ordinario.

Rispetto al quadro finanziario regionale la Nota riporta l’andamento delle principali voci di entrata di natura tributaria, elaborato sulla base delle informazioni rinvenibili nei documenti di programmazione nazionale; queste quantificazioni rappresentano gli elementi di partenza per la formulazione delle previsioni di bilancio 2026-2028 e mostrano ancora segnali di crescita.

Questo pomeriggio in consiglio regionale c’è stato anche il dibattito su Legge di stabilità, Collegato alla legge di Stabilità e Bilancio. Prima del voto sui tre provvedimenti (e emendamenti e ordini del giorno collegati) si è svolta la discussione generale in cui sono intervenuti altri consiglieri, oltre alla replica dei relatori di minoranza (Armando Sanna, Selena Candia, Stefano Giordano, Gianni Pastorino).

Carola Baruzzo (Pd) ha rilevato che buona parte delle risorse impiegate nella manovra sono vincolate e la manovra rappresenterebbe una fotografia dell’esistente che incide poco sulla vita dei liguri. Secondo la consigliera, inoltre, mancherebbe un disegno coerente degli investimenti trasferendo gli oneri sui prossimi anni e ha espresso parere negativo sui tre provvedimenti. Davide Natale (Pd) ha dichiarato che il Bilancio non legge i problemi della Liguria e, conseguentemente, non dà le risposte adeguate. Secondo il consigliere, la prima emergenza riguarda il trasporto pubblico locale, che non avrebbe ottenuto interventi effettivi a sostegno del settore, e la seconda è rappresentata dalla sanità, dove mancherebbe una strategia certa rispetto alla programmazione e gli investimenti.

Katia Piccardo (Pd) ha condiviso le critiche dei consiglieri del suo gruppo e ha rilevato che in Liguria crescono la povertà relativa e la povertà assoluta, che aumenta il precariato nel mondo del lavoro mentre in tutto il Paese i salari non sono adeguati alla crescente inflazione. Secondo la consigliera la manovra non dà risposte alle priorità di natura economica, sociale, sanitaria e legata al rischio idrogeologico della Liguria. Enrico Ioculano (Pd) ha espresso critiche rispetto al metodo del dibattito, rilevando che nessun rappresentante della Giunta ha esposto in aula le linee di indirizzo e i contenuti politici dei provvedimenti di bilancio, che – ha sottolineato – complessivamente raggiungono i 7 miliardi di euro. Nel merito della manovra il consigliere ha rilevato l’assenza di politiche innovative su disabilità, autosufficienza e sociale.

Jan Casella (Avs) ha condiviso le obiezioni di metodo espresse dal Ioculano e ha aggiunto che da parte del presidente della Giunta ci sarebbe una gestione commissariale della Regione. Il consigliere ha espresso un parere fortemente negativo sulla riforma della governance sanitaria, approvata dal Consiglio la settimana scorsa e, fra le altre, anche sulla gestione del ciclo dei rifiuti e sulle politiche urbanistiche e di tutela del territorio. Federico Romeo (Pd) ha sottolineato che le manovre di bilancio dovrebbero essere la traduzione concreta di una idea di futuro per la Liguria, tuttavia, secondo il consigliere, il bilancio regionale hanno un equilibrio solo formale dei conti, ma questo equilibrio non alimenta nuove capacità di scelta, non agisce sull’efficientamento e sul miglioramento della macchina amministrativa e dei servizi e non c’è un progetto complessivo di sviluppo.

Roberto Arboscello (Pd) ha espresso un parere fortemente negativo sulla manovra di bilancio in quanto non tiene conto del quadro economico sia nazionale che regionale. Il consigliere ha sottolineato, in particolare, l’età media elevata della popolazione ligure che richiederebbe politiche radicali che, al contrario non sono programmate, mentre la Giunta metterebbe in campo interventi di ordinaria amministrazione. Andrea Orlando (Pd) ha lamentato l’assenza di un confronto e, in particolare, il fatto che il presidente della Giunta, che assume anche la delega al bilancio, ha rinunciato a illustrare all’Assemblea la relazione sulla manovra. Secondo il consigliere in questo modo il presidente non ha spiegato nelle sedi istituzionali come verranno impiegate le risorse pubbliche e si è rammaricato perché, invece, lo ha fatto in una intervista ad un quotidiano. Simone D’Angelo (Pd) ha sottolineato la necessità di mantenere una distinzione fra ruolo tecnico e politico, in quanto questa distinzione rappresenta una tutela sia per l’amministrazione che per i cittadini. Il consigliere ha ribadito la necessità di un equilibrio istituzionale da parte della Giunta e ha lamentato la mancanza di un confronto sulla manovra in aula non solo da parte della Giunta, ma anche della maggioranza.

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Il Vostro Giornale

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