CONI, Luciano Buonfiglio è il successore di Giovanni Malagò: un nuovo presidente con idee da manager d'azienda

  • Postato il 26 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
  • 4 Visualizzazioni

Non poteva presentarsi per un quarto mandato, ma ha pensato bene di tirare la volata a quello che (nei fatti) era il “suo” candidato: Luciano Buonfiglio diventa così il successore di Giovanni Malagò alla guida del CONI, che nella via che conduce al quadriennio olimpico che porterà a Los Angeles 2028 ha voluto affidare la propria leadership a una figura di continuità con quanto visto nel recente passato. Perché Malagò è stato il primo “sponsor” del neo eletto, che l’ha spuntata per 47 voti sugli 81 complessivi aventi diritto, con Luca Pancalli che ha raccolto 34 preferenze (nessuna per tutti gli altri candidati).

La canoa nel destino, la carriera tra assicurazioni e banche

Buonfiglio, nato a Napoli il 15 novembre 1950, sposato con Elisabetta e padre di due figli (Daria e Marco), arriva direttamente dalla Federazione Italiana Canoa e Kayak, che come ha orgogliosamente rivendicato nei giorni che hanno preceduto la sua elezione, “nel 2005 contava appena 5.500 tesserati e un bilancio in rosso, mentre oggi è arrivata d avere 20.000 tesserati ed è una di quelle che hanno le casse più floride tra tutte le federazioni affiliate al CONI, oltre che un polo federale finanziato per intero dai soldi del PNRR”.

Il legame col mondo della canoa parte da lontano: già prima di trasferirsi a Milano all’età di 15 anni, seguendo il papà che salì al Nord per motivi di lavoro, Buonfiglio aveva avuto modo di approcciarsi a quello che sarebbe diventato il suo mondo, essendo peraltro originario della zona di Posillipo e avvicinandosi soprattutto alla vela (oltre che al nuoto). A pagaiare però comincia proprio nei dintorni di Milano, facendosi notare per i buoni risultati ottenuti in ambito giovanile fino al punto da entrare nel Gruppo Sportivo Fiamme Oro, divenendo di fatto un atleta professionista.

L’apice lo raggiunge nel 1976, quando partecipa ai giochi olimpici di Montreal, ma lo sport lentamente lascia il posto a quella che diventerà la sua attività principale, ovvero la carriera nel settore assicurativo e bancario, che lo porterà a diventare anche Direttore Generale Corporate in RAS/Allianz. Un’esperienza che diventerà funzionale alla sua seconda vita nello sport, dove metterà in campo le conoscenze acquisite per risollevare le sorti della FederCanoa.

L’elogio all’avversario Pancalli, che era sostenuto da Abodi

Il legame con Malagò diventa sempre più forte: vicepresidente nella giunta CONI del primo mandato presidenziale del dirigente romano, Buonfiglio diventa anche il vice presidente della federazione mondiale di canoa (International Canoe Federation). Tra gli incarichi ricevuti all’estero ce n’è anche un altro, quello di rappresentante del CONI ai giochi paralimpici di Sochi 2014. Il 22 dicembre 223 ha ricevuto il Collare d’Oro al merito sportivo per i risultati ottenuti come presidente delle Federazione Italiana Canoa e Kayak.

Il suo predecessore in qualche modo l’aveva “sponsorizzato” nel corso della campagna elettorale che ha portato al rinnovo del presidente: Pancalli era l’uomo in quota Abodi, cioè del ministro dello Sport, e proprio a Pancalli è andato il primo pensiero del neo eletto. “Desidero sottolinearne la correttezza mostrata durante tutto questo percorso che ci ha accomunato. A lui va il mio più affettuoso saluto, così come a tutti i membri del CIO presenti qui alle elezioni. Adesso però non è il tempo delle parole, piuttosto quello dei fatti. E mi auguro che chi dovrà eleggere la Giunta CONI lo faccia con il cervello, prima ancora che con il cuore”.

Parole che testimoniano una volontà forte ad agire in fretta, perché LA28 è molto più vicina di quanto si pensi. “Nella mia vita lavorativa ho imparato a pianificare il lavoro, definendo strategie per raggiungere determinati obiettivi assegnati, condividendoli con tutte le persone coinvolte e rendendole consapevoli del loro impegno. Il CONI va gestito come un’azienda, con un piano strategico pluriennale da condividere con le istituzioni”.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti