“Condotta antisindacale e accordi con la Cisl contro i lavoratori”: denunciata la ditta del capo di Confindustria Sicilia

  • Postato il 26 agosto 2025
  • Lavoro
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Condotta antisindacale e peggioramento delle condizioni contrattuali degli operai impiegati nei cantieri. È l’accusa rivolta alla Cosedil, l’impresa del presidente di Confindustria Sicilia Gaetano Vecchio, impegnata nella realizzazione di opere da centinaia di milioni di euro, come la riqualificazione dell’autostrada Palermo-Catania e la costruzione della Catania-Ragusa. La denuncia arriva dalla Fillea, il ramo della Cgil che si occupa dei lavoratori del settore delle costruzioni. La vicenda è già finita di fronte al Tribunale del lavoro, che, a settembre, dovrà decidere se annullare un accordo aziendale promosso da Cosedil e firmato con la Filca Cisl in un contesto considerato poco trasparente dagli altri sindacati.

Nell’accordo, composto da una ventina di articoli, si affrontano vari aspetti: dall’orario di lavoro al ricorso ai contratti a tempo determinato, dal bonus natalità al divieto di divulgare notizie e immagini dall’interno dei cantieri, con sanzioni che arrivano fino al licenziamento. Per l’impresa non ci sono dubbi: si tratta di “un accordo migliorativo” che punta a valorizzare la “produttività di risultato” ma anche “la partecipazione dei lavoratori agli obiettivi d’impresa”. Di altro avviso sono, però, i sindacati. “Le materie dell’accordo incidono profondamente sulle condizioni di lavoro di tutti i dipendenti. Un’analisi evidenzia la presenza di deroghe peggiorative rispetto alla normativa legale e contrattuale nazionale”, si legge nel ricorso depositato da Fillea, a cui si è associata, integrandolo, la Feneal Uil.

Le sigle criticano in particolare l’indennità fissa introdotta per remunerare gli straordinari: “Tale misura, oltre a ridurre potenzialmente la redditività del lavoro prestato, viene esclusa dal computo degli istituti indiretti e differiti, riducendone anche sotto tale ulteriore profilo la redditività. Inoltre viene prevista la possibilità di un numero di ore straordinarie superiore a quanto previsto” dal contratto collettivo nazionale, denuncia la Fillea. Il sindacato ha depositato un parere pro veritate da cui emerge come il trattamento economico previsto dall’accordo sia inferiore a quello determinato dal Ccnl. L’accusa riguarda pure l’aumento di contratti a termine che Cosedil potrà stipulare: in base all’accordo, “saranno soggetti a limiti quantitativi del 40% della media dei lavoratori contrattualizzati a tempo indeterminato nel corso del precedente anno”. Per la Fillea, in ogni caso, il problema è a monte: al centro della denuncia, infatti, c’è l’esclusione dalla contrattazione. Il sindacato di categoria, infatti, sarebbe venuto a conoscenza dell’accordo soltanto per caso, quando tutto era stato già stato sottoscritto.

Per l’azienda di Gaetano Vecchio – figlio di Andrea, ex senatore di Scelta civica – l’intera vicenda è solo una mossa per destare clamore: “L’attacco della Cgil nei confronti della nostra società in merito all’accordo sindacale di secondo livello sottoscritto nei mesi scorsi”, ha scritto Vecchio in una lettera inviata al presidente della Regione Renato Schifani, “rappresenta purtroppo un maldestro tentativo di ricerca di visibilità mediatica attraverso una narrazione diffamatoria che tenta di sfruttare strumentalmente la mia attuale carica di presidente di Confindustria Sicilia”. Per l’imprenditore, tutto è stato fatto secondo le regole: “L’accordo aziendale sottoscritto con la Rsu di emanazione Cisl, sindacato che esprime rappresentanze aziendali regolarmente elette dai lavoratori, è stato definito nel pieno rispetto delle norme di legge e del Ccnl Edilizia Industria. È inoltre significativo sottolineare”, scrive, “che è stato approvato dall’assemblea dei lavoratori con un consenso pressoché unanime, pari al 98%, che ha conferito mandato alla sottoscrizione al rappresentante della stessa Cisl. Un consenso non solo ampio, ma anche trasversale, che ha visto aderire lavoratori di diversa appartenenza sindacale, compresi iscritti a Cgil e Uil, a conferma della natura realmente inclusiva e condivisa dell’intesa”. Vecchio si dichiara disponibile a confrontarsi “con tutte le parti sociali”, ma lamenta di non poter accettare “che la sede del dibattito venga spostata artificialmente dai tavoli negoziali alle pagine dei giornali”.

La replica di Fillea tira in ballo anche il rapporto di forza tra le sigle sindacali all’interno di Cosedil. “Come fa l’azienda a sapere che la Cisl ha questa ampia rappresentanza, se l’unico soggetto che detiene i dati è la Cassa edile? Abbiamo dimostrato la nostra rappresentanza in tutti i cantieri”, dicono al fattoquotidiano.it Giovanni Pistorio e Salvo Carnevale, rispettivamente segretario regionale e segretario ennese di Fillea Cgil. “La verità”, denunciano, “è che Cosedil ha orchestrato tutto per cercarsi un interlocutore disposto a firmare accordi in deroga. E per riuscirci hanno scelto di svolgere elezioni di rappresentanza sindacale soltanto tra gli impiegati, per nulla rappresentativi della platea degli occupati che sono principalmente operai. In ogni caso ribadiamo che non abbiamo mai interrotto la trattativa come dimostrato dagli atti, ma difendiamo il contratto nazionale. Confidiamo nella magistratura affinché venga fermata una strategia che sta danneggiando gli operai su sicurezza, libertà e salario”, concludono. Un convincimento che ha portato la Fillea a inviare tutti gli atti dell’accordo, oltre che ad Anas, titolare dei lavori stradali, anche alla Regione e all’Autorità nazionale nticorruzione.

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Il Fatto Quotidiano

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