Condannata Makka Sulaev, uccise il padre per difendere la madre. Per la ragazza 9 anni e 4 mesi
- Postato il 9 maggio 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Il Tribunale di Torino ha emesso una condanna a 9 anni e 4 mesi di reclusione nei confronti di Makka Sulaev, la 19enne di Nizza Monferrato ritenuta colpevole dell’omicidio del padre. La corte ha escluso le aggravanti della premeditazione e della legittima difesa, delineando un quadro giudiziario in cui il gesto, pur gravissimo, non è stato considerato né pianificato né commesso per reagire a un’aggressione immediata. Le motivazioni della sentenza sono state basate su una valutazione approfondita delle testimonianze raccolte e delle evidenze fornite durante il processo. Secondo i giudici, non è emerso un intento deliberato di uccidere con anticipo, ma l’atto resta comunque di estrema gravità per le sue conseguenze definitive.
Le riflessioni sul contesto familiare
Il caso ha acceso un acceso dibattito pubblico, portando alla luce le difficili dinamiche familiari che, in alcune circostanze, possono degenerare fino a gesti estremi. La vicenda di Makka Sulaev ha spinto molti a interrogarsi sulle condizioni psicologiche e sociali che possono spingere una persona a compiere atti così drammatici all’interno del proprio nucleo familiare.
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