Concordia, legale di Schettino chiede la semilibertà: “I familiari? Anche lui ha sofferto” Il Tirreno
- Postato il 4 marzo 2025
- Di Il Tirreno
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Concordia, legale di Schettino chiede la semilibertà: “I familiari? Anche lui ha sofferto” Il Tirreno
Rinviata all’8 aprile la decisione dei giudici sulla richiesta di semilibertà avanzata dalla difesa dell’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. L’uomo è in carcere dal 2017 dopo la conferma in Cassazione della condanna per le responsabilità nel naufragio, avvenuto nel 2012, della nave da crociera nelle acque dell’Isola del Giglio in cui morirono 32 persone. Davanti al Tribunale di sorveglianza di Roma l’avvocata di Schettino Paola Astarita parla alla stampa del rinvio deciso dai giudici e della situazione dell’ex comandante: “A causa di un cambio di relatore che dovrà avere il tempo di leggere tutto il fascicolo Schettino, il giudice di sorveglianza ha ritenuto di dover rinviare l’udienza all’8 aprile. Noi riteniamo sia stato giusto e abbiamo accettato”. “La pena scontata sin qui da Schettino? Certamente è più della metà della pena comminata, 9 anni e cinque mesi. Quindi molto più della metà. C’era già un po’ di pre-sofferto e quant’altro ma sicuramente abbiamo superato la metà. Ma non è questo l’elemento. Bisogna comprendere, oltre alla presenza di requisiti oggettivi come il decorso del tempo, l’elemento soggettivo cioè vedere in che modo il detenuto abbia fatto la rivisitazione critica dell’accaduto, in che modo si sia posto nei confronti degli accadimenti. Con che animo sta affrontando la pena Schettino? Dal primo giorno ha accettato la condanna. Si è costituito dal primo giorno. Ricordo che ancora prima che venisse emanato l’ordine di cattura Schettino era già nel carcere di Rebibbia. Si è inchinato davanti alla sentenza fin dal primo momento”. E sulle proteste da parte dei familiari delle vittime del naufragio per un eventuale stato di semilibertà di Schettino la legale commenta: “I familiari? Tutti hanno ragione. In questo senso, mi sento di dire che il comandante fin dal primo al momento ha avuto molto dolore per quello che è successo ma vorrei dirvi che è un incidente sul lavoro. Cerchiamo di comprendere la posizione di uno che che sta rispettando la sentenza e che la sta eseguendo diligentemente senza fare dichiarazioni. Speriamo soltanto che il tribunale possa fare serenamente le proprie valutazioni di fronte alle quali ci inchineremo come il detenuto Schettino ha sempre fatto”.