Conclave al via: cardinali nella Cappella Sistina per l’elezione del Papa

  • Postato il 7 maggio 2025
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Conclave al via: cardinali nella Cappella Sistina per l’elezione del Papa

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Alle 16:33 è iniziata la processione che ha dato il via al Conclave nella Sistina con l'”Extra omnes”, 133 cardinali elettori per l’elezione del nuovo Papa. Oggi una votazione e prima fumata alle 19:00. Mondo in attesa.


Il conclave che porterà all’elezione del nuovo papa il 267esimo della storia della Chiesa cattolica. Alle 16.15 i cardinali si sono ritrovati nella Cappella Paolina, dove hanno intonato le litanie dei santi, poi alle 16.33 è iniziata la processione che ha portato i cardinali nella cappella Sistina: prima i diaconi, poi i presbiti e poi i vescovi. Intonando l’inno Veni creator spiritus per invocare la discesa dello Spirito santo i cardinali alle ore 16:45 sono ufficialmente entrati nella Capella Sistina e hanno preso ognuno il posto. L’ultimo ad entrare è stato il celebrante, il cardinale Pietro Parolin, accompagnato dal maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, monsignor Diego Ravelle.

Dopo il giuramento dei cardinali, oggi 7 maggio 2025, la porta della Cappella Sistina si chiuderà con la forza muta di un rito antico. Extra omnes. Fuori tutti. Dentro solo loro: 133 uomini in rosso, con il cuore carico di storia e lo sguardo puntato sul futuro. Uomini che, al di là dell’abito, portano sulle spalle un peso che non si misura in chili, ma in secoli. Sono passati sedici giorni dalla morte di Papa Francesco, avvenuta in silenzio, quasi in punta di piedi, proprio il lunedì di Pasquetta, il 21 aprile 2025. Un congedo discreto, come lo era stato il suo pontificato. E, mentre i fedeli rendono omaggio alla sua tomba, il mondo intero attende, sospeso tra i ritmi frenetici della contemporaneità e il respiro lento del sacro, il nuovo papa.

Oggi, una sola votazione. Una sola fumata, prevista per le 19. E probabilmente non sarà bianca, lo dicono le statistiche, lo mormora il protocollo. Si vocifera che entro venerdì o al massimo sabato il mondo andrà il nuovo papa. Ma il cuore dei fedeli, e quello più discreto dei curiosi, resta inchiodato a quel comignolo che da secoli rivela ciò che accade nell’invisibile.

Nel cuore del Vaticano, Casa Santa Marta intanto si è preparato a diventare il rifugio del discernimento. Centoventi stanze. Tra quelle mura silenziose che ospiterà i cardinali dopo ogni votazione (sono previste due di mattina e due il pomeriggio), ogni parola conterà, ogni gesto sarà un filo d’eredità apostolica. La stanza 201, quella di Papa Francesco, invece, resterà chiusa. Un sigillo non imposto, ma simbolico, quasi a dire che il passaggio non è solo di mano, ma di spirito.

Resterà nella residenza Santa Marta, il cardinale Angelo Acerbi che ha 99 anni. Non voterà, ma abiterà sotto lo stesso tetto. A sua volta testimone, custode di una memoria lunga un secolo.

CONCLAVE PER L’ELEZIONE DEL NUOVO PAPA, MISURE DI SICUREZZA: SILENZIO RADIO E TELEFONICO

Il Vaticano intanto già oggi dalle ore 15 si è stretto sotto una coperta invisibile di sicurezza. Le onde radio si sono spente, la rete dati dissolte nell’aria. I telefoni dei cardinali hanno iniziato a tacere e lo faranno finché non ci sarà la fumata bianca. Eppure, fino all’ultimo istante, qualcuno non ha resistito a stringe quel piccolo oggetto di vetro e plastica tra le mani come, l’arcivescovo Fernando Chomali lava la camicia in un lavandino, posta un video, e poche parole semplici: “Oggi entro nel conclave senza cellulare. Solo davanti a Dio si può votare chi sarà il Papa. Una responsabilità che mi travolge”.

Quando il cardinale Koovakad chiuderà la porta della Sistina, avrà tra le mani non solo un gesto, ma il peso di una tradizione che ha attraversato guerre, rivoluzioni, pandemie. A guidare il Conclave sarà Pietro Parolin, entrato nella Cappella Sistina con l’abbraccio e quel “auguri doppi” di oggi, 7 maggio 2025, intorno alle ore 12 durante la messa Pro Eligendo Pontefice di Giovanni Battista Re, il decano che ora guarda da fuori. Un abbraccio che sembra profumare di passaggio, forse di speranza. Tutto intorno, la piazza dove i fedeli pregano. I turisti guardano in alto. E, si guarda il cielo sopra il Vaticano che è sempre lo stesso ma è da lì che comparirà il fumo. Bianco o nero.

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