Con Trump i Cdc pianificano uno studio sul legame (inesistente) tra vaccini e autismo. Protestano scienziati e associazioni
- Postato il 16 marzo 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Il brusco ritiro della nomina a capo dei Centers for disease control and prevention (Cdc) di Dave Weldon, medico no-vax sostenitore di un collegamento tra autismo e vaccini, non sembra aver cambiato i piani concreti dell’amministrazione Trump sulla ricerca. Nonostante la comunità scientifica mondiale lo escluda da decenni, mentre taglia i fondi alla ricerca pubblica la Casa Bianca secondo quanto ricostruito da Reuters e Washington ha chiesto una settimana fa al Cdc, l’agenzia federale per la Sanità pubblica statunitense, di avviare uno studio ad hoc. E non sembra finora aver fatto marcia indietro. Non stupisce, dato che in decine di apparizioni pubbliche il nuovo segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr. ha collegato i vaccini ai disturbi dello spettro autistico. Contrarie le associazioni per la difesa delle persone con autismo, secondo si tratta di un uso scorretto dei fondi favorendo il ritorno di malattie debellate e allontanando la ricerca dalle vere cause dell’autismo.
L’autismo negli Usa – L’aumento dei casi di autismo negli Usa è documentato dai dati del Cdc, che ha rilevato diagnosi di questo tipo in un bambino su 36 nel 2020, in forte aumento rispetto al 2000, quando a ricevere questa diagnosi era un bambino su 150. Tuttavia non c’è nessun legame scientifico con i vaccini. I ricercatori di tutto il mondo collegano l’incremento dei casi di autismo a una maggiore consapevolezza del disturbo, quindi a una migliorata capacità di diagnosi, e a fattori genetici e ambientali.
Il morbillo – Lo studio promosso dall’amministrazione Trump arriva mentre negli Usa sono cresciuti i casi di morbillo, con oltre 200 persone contagiate e due decessi in Texas e New Mexico. Pochi giorni fa Kennedy Jr. ha annunciato che sosterrà la vaccinazione dei bambini per contrastare l’epidemia di morbillo in Texas, una redenzione che però è arrivata tardi, quando il calo dei tassi di vaccinazione aveva già contribuito al ritorno della malattia.
L’assenza di legami tra vaccini e autismo – Proprio in relazione al morbillo è stato condotto uno degli studi più importanti sull’inesistenza di una correlazione tra vaccino e autismo. Condotta in Danimarca nel 2019, l’indagine aveva esaminato l’effetto del vaccino su morbillo, parotite e rosolia (Mpr) per dieci anni e su 500mila bambini, smentendo ogni collegamento tra siero e autismo. La preoccupazione è che adesso l’esistenza stessa di uno studio influenzi l’opinione pubblica e la orienti verso false convinzioni scientifiche. Lo ha dichiarato negli ultimi giorni anche il dottor Wilbur Chen, docente di Medicina all’Università del Maryland ed ex membro del comitato consultivo sui vaccini del Cdc. “Il fatto che si avvii uno studio segnala che c’è qualcosa che vale la pena indagare”, ha detto.
Le proteste – I gruppi statunitensi per la difesa dei diritti delle persone con autismo si sono scagliati contro la decisione di avviare l’indagine. “Questa non è Scienza, è uno spreco di risorse – ha detto la presidente della Autism science foundation Alison Singer -. Decine e decine di studi scientifici dimostrano che i vaccini non causano l’autismo, dobbiamo porci nuove domande per trovare le vere cause dell’autismo”. Allo stesso modo si sono espressi anche i rappresentanti di associazioni come Autism speaks, la Autism society of America e l’Autistic self advocacy network, che tramite la sua direttrice Zoe Gross ha detto al sito Disability scoop che l’effetto immediato sarà anche sul diffondersi di nuove malattie: “Finanziando questo studio – ha detto Gross – il Cdc lancia il messaggio per cui il governo ritiene che i vaccini possano causare l’autismo, contribuendo all’esitazione verso i vaccini e alla diffusione di malattie prevenibili come il morbillo”.
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