Comunali, Rosso (Vince Genova): “Cultura diffusa su tutto il territorio e spazi per i ragazzi”
- Postato il 16 maggio 2025
- Politica
- Di Genova24
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Genova. Una cultura diffusa sul territorio, teatri e musei anche nei quartieri, ascoltare i giovani per capire i loro bisogni. Sono le linee su cui si muove Lorenza Rosso, già assessora agli Affari legali e alle Politiche sociali (fino al 2025), ora titolare della delega alla Cultura nella giunta di centrodestra guidata da Pietro Piciocchi e candidata in consiglio comunale con la lista Vince Genova.
Quale è la sua ricetta per la cultura?
Noi abbiamo una visione di cultura che avvicina molto la cultura al sociale, perché in realtà cultura siamo noi. Questa è una città tutta impregnata di cultura, lo sono i cittadini, quindi l’idea è proprio quella di creare una cultura diffusa su tutto il territorio. Abbiamo delle opere meravigliose da ponente a levante che coprono tutto il territorio. Portare i genovesi in primis a conoscere la grandezza di tutto quello che c’è qui a Genova è un modo anche per portare più turismo.
Lei si è occupata anche di musei, di teatri. Come fare perché siano sempre di più un punto di riferimento per i cittadini?
La ricetta è sempre la stessa, portare sul territorio la cultura e quindi anche l’uso dei teatri. Per far questo, anche come avvocatura, siamo intervenuti per recuperare il teatro Verdi da una situazione di degrado e malfunzionamento. Quindi abbiamo recuperato il teatro e lo abbiamo restituito alla città con una programmazione che quest’anno è stata eccezionale, e l’anno prossimo sarà ancora meglio. Poi c’è il teatro Govi, su cui sono stati fatti investimenti importanti, ed è un teatro che funziona benissimo. Poi c’è il progetto meraviglioso del cinema Nazionale a Molassana che diventerà di nuovo un luogo aperto alla popolazione. Questo è il sistema, arrivare noi a portare il bello alle persone.
Genova è una città di anziani: a volte sono un problema da gestire, dovrebbero diventare un’opportunità. Lei che idea ha per loro?
Si dice che sia la città più anziana d’Europa. Il problema è legato soprattutto alla solitudine. Come assessorato alle Politiche sociali abbiamo fatto tanti progetti per loro, anche unendo le reti con quelle di Regione Liguria del terzo settore. L’obiettivo è arrivare noi alla casa delle persone e portare quello che è l’aiuto di cui hanno bisogno.
Per i giovani cosa propone?
Tutti gli investimenti che abbiamo messo in piedi devono arrivare a compimento: sono i centri di educazione al lavoro, contro la dispersione scolastica che è un grosso problema. Per quanto riguarda la cultura penso che i ragazzi abbiano bisogno degli spazi per esprimersi. La città deve offrir loro la possibilità di dare vita ai loro sogni i desideri. Capendo questo, capiamo meglio i loro bisogni, creando delle collaborazioni per quello che serve, non per quello che riteniamo che sia giusto, che sono due cose diverse.