Comunali, Piciocchi punta sul sociale: “Zero attese per le case popolari e sportello unico disabilità”
- Postato il 18 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. Liste d’attesa azzerate per le case popolari e sportello unico per la disabilità. Sono alcune delle proposte per il sociale su cui punta il vicesindaco reggente e candidato del centrodestra Pietro Piciocchi: “Nessuno deve restare indietro nella città che cresce. Vogliamo una Genova sempre più accogliente, attenta all’inclusione sociale e capace di tutelare le fasce più fragili”.
“Azzereremo le liste d’attesa per le case popolari aumentando l’offerta di immobili con progetti di partnerariato pubblico/privato – promette Piciocchi -. Introdurremo un’agevolazione Imu per le coppie under 35, un fondo di garanzia per la contrazione di mutui per acquistare la prima casa e potenzieremo gli istituti di social housing. Aumenteremo i centri servizi per le famiglie, offriremo supporto ai senza fissa dimora, con accoglienza e reinserimento sociale, e svilupperemo programmi di inserimento lavorativo per persone fragili”.
E ancora: “Intraprenderemo importanti misure per una città più longeva: punteremo sul senior housing, un sistema di appartamenti che permetterà agli over 65 di vivere in modo indipendente senza rinunciare alla socialità e all’assistenza, confermeremo la gratuità dei mezzi Amt per gli over 70 e potenzieremo il voucher badanti, un importante sostegno economico per pagare le colf e gli assistenti famigliari.
Per quanto riguarda la disabilità, “creeremo uno sportello unico, sia fisico che virtuale, per avere un punto unico di contatto per tutte le richieste e i servizi, con personale debitamente formato. Ci impegniamo inoltre, una volta riconosciuta la disabilità, ad azzerare gli altri adempimenti burocratici, creando sinergie con le parti coinvolte in modo che sia l’ente pubblico a intraprendere le iniziative per supportare i cittadini, non il contrario. Realizzeremo anche dei pass disabili digitali, in modo che non servano più documenti da esporre nelle automobili”.
Il vicesindaco rivendica i risultati della sua amministrazione: “Negli ultimi anni è stato fatto tanto, basti pensare alle oltre 31mila persone che solo nel 2023 hanno beneficiato di interventi e servizi sociali nel Comune di Genova, un +82% rispetto ai dati del 2016. Abbiamo potenziato con forza i punti di accesso territoriali e dal 2017 al 2024 abbiamo stanziato 410 milioni di euro per le fasce più deboli della popolazione. Abbiamo puntato sull’assistenza domiciliare post dimissione ospedaliera per oltre 7500 anziani e ogni anno oltre 3300 persone vengono seguite dai servizi sociali beneficiando di misure socio sanitarie finalizzate all’autonomia. Abbiamo tracciato una direzione, ora vogliamo proseguire nel nostro percorso potenziando i servizi e snellendo la burocrazia, attivando nuovi sportelli sul territorio e fornendo sostegno economico per far sì che tutte le famiglie abbiano una casa”.
“Il Comune di Genova – prosegue – ha lavorato con impegno per potenziale il sostegno alle fasce più fragili della popolazione, un esempio sono i 3.500 minori che sono seguiti ogni anno dai servizi alla famiglia con interventi educativi di prevenzione o l’agenzia per la famiglia che abbiamo attivato per promuovere iniziative cittadine a favore delle famiglie con bambini, adulti, anziani e disabili, una realtà da oltre 2mila frequentatori all’anno. Per aiutare le persone senza fissa dimora abbiamo attivato servizi 24 ore su 24 presso il Massoero e altri poli messi a disposizione dagli enti del terzo settore e parlando di casa, un diritto di tutti, abbiamo attivato esperienze di Housing First per il sostegno all’autonomia abitativa di persone senza dimora e in condizione di grave marginalità. La Genova che vogliamo è fatta di cittadini che si aiutano a vicenda, di collaborazione tra istituzioni e comunità. Gli esempi virtuosi ai quali ci vogliamo ispirare per il futuro dell’inclusione sociale partecipata sono senza dubbio il progetto Caruggi e il progetto di comunità Sestieri Pre-Molo-Maddalena: 92 enti del terzo settore sono stati coinvolti per progetti sociali e di comunità per il rilancio del centro storico, con oltre 100.000 persone coinvolte h24 presso il Massoero e le associazioni del terzo settore. Questa è la Genova che cresce, questa è la Genova che stiamo progettando”.