Comunali Lamezia, si fa avanti la Lega
- Postato il 18 marzo 2025
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Il Quotidiano del Sud
Comunali Lamezia, si fa avanti la Lega
Wanda Ferro apre al partito di Salvini che propone D’Amico o Furgiuele, alle prossime elezioni comunali cittadine, mentre sembrava già fatta per Mario Murone
Comunque andrà a finire la partita delle amministrative di maggio per il centrodestra, la vigilia di questa competizione 2025, per le elezioni comunali a Lamezia Terme, sarà ricordata come la più confusa e caotica della storia lametina.
COMUNALI LAMEZIA, L’APERTURA ALLA LEGA
Nel mentre si attendeva l’ufficialità della candidatura a sindaco di Mario Murone, al tavolo romano Fratelli D’Italia ha invece aperto alla Lega rimettendo dunque tutto in discussione. Il colpo di scena è arrivato In zona “Cesarini”. Ne ha dato informativa la meloniana Wanda Ferro, (sottosegretario al ministero degli Interni) ieri a Catanzaro a margine del comitato sull’ordine e la sicurezza. Ora, se dovesse passare questa opzione rivendicata dalla Lega, il candidato a sindaco potrebbe essere Antonietta D’Amico, capogruppo consiliare e segretario cittadino del partito di Matteo Salvini o addirittura il parlamentare Domenico Furgiuele.
COSA SUCCEDERÀ ORA
In ogni modo a sentire la Ferro condizione fondamentale sarà la compattezza del centrodestra. Che cosa succederà ora? In nome degli equilibri romani i partiti del centrodestra lametino abbasseranno la testa? E ancora si accoderanno anche i partiti centristi? Vedremo. La virata di FDI sulla Lega certamente mette in apprensione Murone, ad un passo dalla nomination doppo tante tribolazioni all’interno di uno schieramento che per parecchio tempo ha dato l’impressione di essere andato completamente in tilt.
COMUNALI LAMEZIA, LA SITUAZIONE NEL CENTRODESTRA
Dapprima dilatando i tempi di decisione e impantanandosi sull’incertezza che pesava come un macigno sulla presunta incandidabilità del sindaco uscente, poi ci si sono messe pure le diverse opzioni contrapposte portate sul tavolo dai partner di centrodestra. A sbloccare la partita sul nome di Murone, negli ultimissimi giorni, era stata soprattutto l’indisponibilità a candidarsi a primo cittadino dell’imprenditore Emanuele Ionà, che era il nome messo sul tavolo di coalizione da Forza Italia per rimpiazzare l’uscita di scena di Paolo Mascaro.
LA CANDIDATURA DI MARIO MURONE
Mario Murone, nome nuovo della politica, ha 61 anni. È nato a Sambiase nel 1964. E’ docente universitario e avvocato penalista conosciuto ben oltre il territorio regionale. L’avvocato lametino ha svolto anche un lungo periodo di attività presso lo studio di Carlo Taormina occupandosi dei maggiori processi di rilievo nazionale negli anni di Tangentopoli.
La sua candidatura ha iniziato a prendere corpo alcuni mesi fa. Precisamente nella metà di ottobre. Fu allora che dagli ambienti del centrodestra venne chiesto all’avvocato una disponibilità di candidatura a sindaco. Dapprima a spingerlo verso una discesa in campo furono esponenti locali in particolare legati a Fratelli D’Italia.
LE RAGIONI DELLA CANDIDATURA
Nel corso dei mesi successivi questa richiesta (ce lo ricordava qualche giorno fa Murone in una intervista rilasciata al Quotidiano) si sono rivolti a lui politici di un certo spessore, anche regionale e nazionale. Singolare è quanto avviene all’inizio del nuovo anno, quando nell’ambito del centrosinistra c’è chi cerca di contattarlo per sondare una sua eventuale disponibilità a guidare il centrosinistra.
Le “avances” messe in campo dal commissario del PD, pare fossero mosse dall’idea di fare saltare la candidatura di Doris Lo Moro, sulla quale in quel periodo vi erano resistenze sia nei Democrat che tra qualche partner in attesa di legarsi al fronte comune. In ogni modo, Murone ha puntualizzato di non avere mai dato alcuna disponibilità a Domenico Giampà e al centrosinistra e di essere rimasto sempre ancorato e fedele al percorso ipotizzato con il centrodestra. Il resto è storia degli ultimi giorni e delle ultimissime ore.
Il Quotidiano del Sud.
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