Comunali, la lettera dei bibliotecari ai candidati sindaci di Genova
- Postato il 20 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Come già era accaduto in occasione delle recenti elezioni regionali, anche per le comunali l’Associazione italiana biblioteche, fondata nel 1930, riconosciuta dalla legge come rappresentante le biblioteche e la professione di bibliotecario in Italia, si rivolge ai candidati al ruolo di sindaco. Pubblichiamo la lettera, firmata dalla presidente ligure Simona Bo e dal comitato esecutivo regionale, in forma integrale.
“Il comitato esecutivo della sezione Liguria indirizza ai candidati sindaci per la città di Genova una lettera aperta, analogamente a quanto avvenuto in occasione di precedenti tornate elettorali. AIB Sezione Liguria vuole ricordare a tutti i candidati l’importanza che le biblioteche rivestono nel tessuto cittadino. Le biblioteche non sono “solo” punti di prestito di libri, ma sono soprattutto un presidio culturale e sociale che favorisce il benessere delle persone, offrendo opportunità di crescita culturale e personale e di rafforzamento di relazioni sociali positive a partire non solo dall’offerta dei libri ma anche di spazi confortevoli, inclusivi e sicuri, di eventi di approfondimento culturale, di animazione per grandi e piccoli attraverso iniziative e gruppi di lettura, che creano benessere fisico e mentale con conseguente diminuzione della spesa pubblica sul capitolo della sanità, come ormai ampiamente dimostrato da numerosi studi e ricerche compiute in Italia e in Europa. Per espletare in modo efficace ed efficiente le funzioni sopra descritte, le biblioteche hanno bisogno di personale qualificato”.
“Bibliotecario, infatti, non è solo chi sa utilizzare il software di gestione adottato dalla biblioteca, ma è una professione riconosciuta e codificata dal D.M. 244 del 20 maggio 2019, dalla Legge 22 luglio 2014, n. 110 e dalla Norma UNI 11535. Essendo le biblioteche servizi pubblici del territorio il loro funzionamento strutturale dipende anche dalla volontà politica degli amministratori in termini di risorse umane professionalmente adeguate e budget per il funzionamento”.
“Pur riconoscendo l’importanza del volontariato e della cittadinanza attiva, ricordiamo che gestire una biblioteca è un’attività professionale che va svolta con continuità e regolarità: non si limita all’apertura e chiusura di locali ma richiede una gestione adeguata delle collezioni e dei servizi. Le biblioteche sono anche spazi fisici, che dovrebbero essere accoglienti, moderni, funzionali. In alcuni casi, le biblioteche di quartiere risentono di strutture inadeguate che possono risultare respingenti per i potenziali utenti”.
“L’Associazione Italiana Biblioteche tutta, e in particolare la Sezione Liguria, è a disposizione per approfondire le tematiche contenute in questa lettera e per lo sviluppo di iniziative congiunte volte a valorizzare e potenziare il ruolo delle biblioteche e di tutto il personale che vi opera”