Comunali, il Pd: “La Lega usa vertici di società pubbliche per fare campagna elettorale, è gravissimo”
- Postato il 2 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Per fortuna questo scempio delle istituzioni ha i giorni contati. Da maggio nessun rappresentante dei vertici delle società partecipate sarà chiamato a fare campagna elettorale a nessun partito e, soprattutto, non sarà usato per promuovere una cena di finanziamento di un partito. Ciò che accadrà a Genova nei prossimi giorni, invece, con un’iniziativa di campagna elettorale che vedrà la partecipazione dell’amministratore delegato di Iren, di Fs International, di Anas, Ansaldo Energia, di Fincantieri e di Cdp Venture Capital seguita da una cena per finanziare la Lega è molto grave“.
A denunciarlo sono Davide Natale e Simone D’Angelo, segretario regionale e metropolitano del Pd, commentando un’iniziativa della Lega in programma a Palazzo della Meridiana il 14 marzo.
Un panel su finanza e fisco già finito nel mirino delle donne della coalizione progressista schierata con Silvia Salis per la presenza di soli uomini senza alcun equilibrio di genere, circostanza che è valsa l’accusa di essere un “partito maschilista”, nettamente respinta dalle tre assessore leghiste della giunta Piciocchi.

Chiamare “i vertici di alcune delle principali società pubbliche del sistema nazionale e regionale nel ruolo di testimonial elettorali rappresenta una modalità di intendere la politica e la cosa pubblica lontanissima dalla nostra idea e rischia di compromettere il loro prestigio di fronte all’opinione pubblica e agli investitori – tuonano D’Angelo e Natale -. Questa scelta può avere delle ripercussioni negative dal punto di vista economico e finanziario perché alcune di quelle realtà sono anche quotate in borsa e non credo che tutti gli investitori apprezzino questo comportamento”.
“Fare diventare i massimi vertici delle aziende di Stato e dei Comuni parte integrante della propaganda leghista crediamo sia un errore. Cosa pensano gli altri soci di Iren del fatto che l’amministratore delegato diventi un protagonista della campagna elettorale? Ne erano informati? Un fatto gravissimo“.
Alla componente femminile della coalizione, invece, non era sfuggita l’assenza di donne tra gli invitati: “Forse Piciocchi, che sarà presente all’incontro insieme a Bucci, e la Lega pensano che i temi economici non possono essere affrontati dalle donne? A questa destra sfugge il ruolo centrale che le donne hanno nell’economia del Paese: più le donne lavorano e più il Pil aumenta e di conseguenza cresce anche lo sviluppo della città. Non ci stupisce però questa scelta visti i commenti maschilisti e sessisti a cui abbiamo spesso assistito in questo inizio di campagna elettorale. Per il centrosinistra il ruolo delle donne è determinante e fondamentale per dare più forza all’economia della città e al suo sviluppo. Uno sguardo di prospettiva che questa destra dimostra ancora una volta di non avere”.
A queste accuse hanno replicato Francesca Corso, Paola Bordilli e Marta Brusoni, la triade leghista nella giunta Piciocchi: “Nella Lega il maschilismo e la discriminazione di noi donne non esiste. Però siamo ai soliti ipocriti slogan e alle contraddizioni di chi non ha altri argomenti, seri, per contestare il centrodestra. Basti ricordare come l’ex capogruppo a Tursi Cristina Lodi se ne sia andata via per convolare in Azione: zittita e discriminata dai maschietti dem che l’avevano fatta soffrire. O come la stessa Roberta Pinotti pochi giorni fa, perfino in un’intervista su un quotidiano, abbia ammesso e descritto molto bene il maschilismo esistente all’interno del Pd”.